Debriefing "Operazione Free Sky" 18-19 giugno 2016

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Lara
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Debriefing "Operazione Free Sky" 18-19 giugno 2016

Messaggio da Lara » 20/06/2016, 23:00

Ciao a tutti, finalmente mi sono ripresa dalla stanchezza fisica, ma soprattutto mentale ed eccomi qui a scrivere di "Operazione Free Sky".
L'idea di organizzare un evento così importante è nata un anno fa, grazie anche al sodalizio del Circuito, di cui facciamo parte, che ci ha dato un motivo in più per cimentarci in questa avventura. Siamo partiti mesi fa con la consapevolezza che non sarebbe stato facile, anche perché è la prima volta che ci misuriamo in un evento MSA della durata di 24 ore. Ci sono stati momenti di paura, di follia pura, ma anche momenti di divertimento, emozioni contrastanti che ad oggi ci lasciano un bel sorriso e tanta soddisfazione. Sono stati mesi di duro lavoro e di tanti sacrifici, ma siamo comunque felici di aver preso questo impegno e averlo portato a termine nel migliore dei modi. Abbiamo dato il massimo, volevamo farvi vivere una bella avventura regalandovi delle belle emozioni prima durante e dopo l'evento. Il nostro obiettivo era farvi divertire, farvi sentire come a casa in una grande famiglia e speriamo di esserci riusciti. Purtroppo il tempo non è stato dalla nostra parte, la località di Artesina è un mondo a se, è un territorio molto bello ma altrettanto duro, un paesaggio da togliere il fiato. Complimenti a tutti perché nonostante il clima freddo e piovoso, avete affrontato la missione fino alla fine. Vogliamo ringraziare tutte le persone che ci sono state vicino in questi mesi, a chi abbiamo tartassato di telefonate e messaggi per avere consigli e aiuto, grazie a Rozzilla, Cinzia e Six degli Zarruele, questo e' il Circuito..una grande famiglia! Ringraziamo tutti i team che si sono resi disponibili a darci un aiuto per la contro-interdizione:
Tunnel Rats
Black Wolves
Zarruele
Clan Battlemech
Predatori Modena
17^ Rangers
CSC di Aosta
Indians Ascoli
sempre operativi e sorridenti nonostante il tempo, complimenti per il lavoro svolto..puntuali e precisi in tutto.
Ringraziamo tutti i team che hanno partecipato come interditori, complimenti a tutti siete stati bravissimi non avete mai mollato, affrontando 24 ore in un terreno reso ancora piu' difficile dal clima:
Indians Ascoli
Tactical Team
17^ Rangers
Zarruele
Clan Battlemech
Predatori Modena
K-Team Roma
Stingers Besozzo
Sat Tergeste
Lupi grigi di Murmansk
Swa Team Alessandria
Skulls Softair Valtellina
Ringraziamo il Circuito per la fiducia dataci, ringraziamo chi ha creduto in noi. Ringraziamo Sergio e Francesca dell'Hotel Marguareis per la disponibilità e la cortesia, ringraziamo il comune di Frabosa Sottana per averci autorizzato ad usufruire di questa splendida località Artesina. Ringraziamo i ragazzi del gruppo lavoro del T.N.T. che hanno lavorato sodo con le scenografie tutti i giorni compresi i sabati e le domeniche. Ringrazio Max e Gianni perche' insieme abbiamo affrontato molti problemi e ci siamo supportati a vicenda.
Grazie a tutti.. vedere i vostri volti a fine evento mi ha ripagato di tutta la fatica fatta, ascoltare i debriefing degli interditori, i complimenti di tutti i ragazzi della contro, mi hanno profondamente commossa ed emozionata, sono soddisfatta e onorata perché in questo progetto ci abbiamo creduto fino in fondo.
Ora attendiamo i vostri debriefing ....a presto.
Lara
T.N.T.
Ultima modifica di Lara il 02/07/2016, 9:36, modificato 1 volta in totale.
H.A.L.O.
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Re: Debriefing "Operazione Free Sky" 18-19 giugno 2016

Messaggio da H.A.L.O. » 01/07/2016, 23:01

DEBRIEFING S.A.Tergeste (Sierra 6)
OP. FREE SKY – Il Circuito – T.N.T. Torino
Prima di iniziare con il deb e raccontarvi il bellissimo (e faticosissimo…) film che abbiamo vissuto,
ci sembra doveroso ringraziare i T.N.T. per il grande lavoro svolto e tutti gli amici che hanno
partecipato in controinterdizione e che hanno reso possibile la riuscita di questo bellissimo
evento.
Come iniziare… Come sempre, venendo da Trieste, un bel po’ di strada non ce la risparmia
nessuno. Anche per questo evento targato "Il Circuito" ci toccano sei ore e mezza di
automobile...
La pianificazione è iniziata varie settimane prima. Riunioni, sessioni di Google Earth, ecc., per
capire bene la conformazione del campo, i punti critici e le rotte da seguire. Ovviamente, già
poco prima di partire, sono cambiate le carte in tavola poiché abbiamo dovuto sostituire un
componente della pattuglia causa impegni sopravvenuti.
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Materiale Barba
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Preparazione materiali (Barba sopra e Halo sotto)
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Materiale Halo
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Da Trieste siamo partiti in 4 ‐ Barba (1ic),
Halo, Fei e CK – il venerdì nel primo
pomeriggio. Impostato il navigatore e la
velocità al limite dei temuti tutor, dopo una
sosta a Mondovì per la cena, arriviamo la sera
tardi a Prato Nevoso in albergo. Ci
sistemiamo e filiamo a dormire che il giorno
dopo la sveglia è presto per partecipare al
briefing e preparaci all’infiltrazione.
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Cena a Mondovì
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Alle 7.30 ci incontriamo con tutti gli altri
operatori e gli organizzatori in piazzale ad
Artesina per le ultime indicazioni, un veloce
saluto e un “in bocca al lupo”.
Come pianificato ci infiltriamo dal punto 2, a sud di Prato Nevoso. Ci prepariamo, foto di rito, e
alle 9.10 inizia il nostro evento. Partiti!
H.A.L.O.
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Re: Debriefing "Operazione Free Sky" 18-19 giugno 2016

Messaggio da H.A.L.O. » 01/07/2016, 23:03

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Partenza
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Il Team (Sierra 6) all’infiltrazione (da sinistra a destra: CK, Barba, Fei, Halo)
Primo obj pianificato è Missili 2 (M‐2). Iniziamo in salita (discreta costante di quasi tutta la
gara…) sul primo monte per poi seguire una curva di livello. Avanziamo in colonna, ben
distanziati, e a un certo punto sentiamo un rumore sordo (tipo un piccolo scoppio o un bb). Ci
buttiamo a terra, chi pensando a un ingaggio e chi a una trappola, tranne CK, lo scout, che
sconsolato ci guarda e ci indica la clip dello spallaccio che aveva ceduto. Ottimo inizio! Ci
fermiamo, la squadra si mette in sicurezza e Barba sistema alla buona il tutto. Riprendiamo
immediatamente la marcia e in lontananza vediamo in quota le prime pattuglie di
controinterdizione e anche M‐2.
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Obj M-2
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Obj M-2 da distante
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Attraversiamo la prima gola con un fiume e la risaliamo, scolliniamo e ci avviciniamo all’obj.
Siamo al limitare del bosco con una pattuglia di contro a Est e una pattuglia di interdizione che
era appena sfilata via dall'obbiettivo. Usiamo l'ultimo gruppo di alberi come copertura e bassi
iniziamo ad avvicinarci. Studiamo i movimenti della contro e quando valutiamo che l’obj non è
presidiato facciamo l’ultimo avvicinamento: Barba in testa, CK a ore 6 e Halo a ore 3, lasciando
Fei al limitare del bosco come copertura in caso fossimo dovuti scappare. Avvistiamo la punta
dei missili, Barba entra nell’obj e sistema il simulacro di C‐4 dentro alla cassetta apposita e nota
un'altra cassetta per i vari team Sierra. La apre e vede vari fusibili con la targhetta per ciascun
team. Tolto il nostro (Sierra 6) i missili iniziano a muoversi e suonare. Convinti potesse essere un
avviso per la contro ce la filiamo a gambe, coperti sempre da Fei.
In uscita dall'obj facciamo delle foto prima di rientrare nella macchia. Torniamo sui nostri passi
fino la parte Sud del primo monte. Durante la salita CK, nel momento in cui abbiamo accelerato
per allontanarci da un sentiero che dovevamo attraversare, ha un cedimento alla gamba e ci fa
bloccare vicini al sentiero… Ci avvisa che ha un crampo al quadricipite. Dopo 4 ore o poco più il
nostro operatore più giovane, ma alla sua prima esperienza HSA (campo tosto come prima
esperienza), si trova con problemi muscolari e sappiamo che questo avrebbe rallentato la
missione. Ci fermiamo un po’ per dargli tempo di riposarsi e come ci da l'ok per riprendere ci
muoviamo verso il punto che, in fase di pianificazione, avevamo individuato come più critico e
più pericoloso.
Dovevamo attraversare una carrabile senza copertura del bosco perché finiva la vegetazione e
quindi salire di quota con un'altra carrabile sopra di noi. Sapevamo che sarebbe stato un
momento cruciale. Usciamo allo scoperto distanti l'uno dall'altro, quasi arrivati al sentiero a Est
della nostra posizione (bordo campo) vediamo 4 operatori che non riusciamo a capire se amici o
nemici. Ci congeliamo pronti a ritirarci. Fei col cannocchiale guarda e continua a non capire
perché la parte superiore era nera (poi scopriremo che probabilmente era un team
d'interdizione con equipaggiamento nero e capellini neri). Barba decide di muovere la squadra,
di attraversare di corsa e buttarci in quota tra le 2 carrabili.
Barba e Halo per primi e Fei e CK a fatica che seguono. Ci mettiamo al riparo dietro degli arbusti
e ci guardiamo le spalle. Una pattuglia di contro stava risalendo il sentiero da M‐2, ma ci
eravamo nascosti in tempo. Fanno la stessa nostra risalita e pensiamo possano averci visto, ma
scopriamo che in realtà si stavano appostando per fare un'imboscata ad un team di interdizione
che stava risalendo da M‐2. Iniziamo a muoverci nella bassa macchia che dovevamo attraversare
per salire in quota e sulla carrabile sopra di noi vediamo dei movimenti di controinterdizione che
provengono dall'obj EW‐R. Barba e Halo partono per attraversare in velocità il sentiero e
prendere il favore di quota per non farci intercettare, ma ciò non è stato possibile perché la
seconda coppia era un po’ distanziata causa il riacutizzarsi dei crampi di CK. Halo senza
accorgersi arriva a 2 metri dal sentiero con la pattuglia in arrivo a 10 metri (la salita era
veramente ripida e dal basso si faceva fatica a capire dove correva esattamente la strada
carrabile). Ci congeliamo, Barba è più in basso di 8 metri sulla sinistra di Halo, Fei a 15 e CK a
circa 20 metri. Sentiamo parlare la pattuglia di contro e capiamo che ci cercano (scopriremo che
erano venuti in quella direzione perché avevano visto un'altra squadra d'interdizione, poi uno di
loro aveva visto un movimento di uno della coppia più avanzata che si muoveva tra un masso e
un albero). Ad un certo punto un operatore di contro ingaggia CK perchè aveva visto il
movimento dei cascami sul jungle hat e lo elimina. A questo punto si deve comunque fare la
salita e gli operatori clementi gli dicono di far con calma e continuano a cercarci. Noi restiamo
nascosti e non ingaggiamo. Passano 15 minuti, sono usciti dal sentiero e ci continuano a cercare.
Sono in 3 sotto a Halo. Halo vede 2 operatori molto vicini e pensa che se li avesse eliminati
saremmo rimasti 3 vs 2. Avendo il fucile nella direzione opposta si gira di scatto tira una raffica e
ne becca uno su 2. Peccato non avesse tenuto conto che esattamente sopra di lui c’era il quarto
operatore che da pochi metri gli spara in schiena (grazie zaino che ha attutito i colpi!!). Anche
Halo fuori dai giochi. La decisione di ingaggiare è stata presa anche perché con un solo nostro
operatore colpito/catturato la contro (giustamente!) non si sarebbe allontanata.
H.A.L.O.
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Re: Debriefing "Operazione Free Sky" 18-19 giugno 2016

Messaggio da H.A.L.O. » 01/07/2016, 23:07

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FIR
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FIR in lontananza

A questo punto abbiamo metà squadra ancora
immobile e nascosta (Barba e Fei) e metà squadra
prigioniera (Halo e CK). I ragazzi della contro (gli amici
degli Indian Ascoli) iniziano l’interrogatorio tenendoci separati. Diamo loro i documenti che
avevamo preparto (la nostra storia di copertura era che eravamo una pattuglia di contractor in
atteggiamento non ostile con meri scopi di ricognizione. Avevamo anche un numero attivo h24 a
copertura della nostra storia) e contattano il numero di telefono ivi riportato. La storia pare
regga, ci intimano di rimanere fermi 20 minuti ma per fortuna non ci portano via.
Nel mentre inizia a piovere e Barba e Fei sono ancora nascosti. La pioggia si intensifica e presto
si trasforma in grandine. La coppia fatta prigioniera può mettersi il goretex antipioggia, mentre
gli altri restano distesi a bagnarsi… Per i colpiti non tutto il male viene per nuocere.
Barba e Fei, sempre immobili a pochi metri dal sentiero, sentono le comunicazioni radio della
contro e capiscono di avere a che fare con TANGO 7, che richiedevano il trasporto dei prigionieri
all'HQ e la FIR ma questi non erano disponibili.
Passato il tempo che i colpiti dovevano rimanere fermi la contro ci saluta e si allontana.
Ricompattiamo la squadra e finalmente attraversiamo sta maledetta carrabile (sapevamo che
era il punto più critico di tutta la missione ed infatti lì abbiamo subito – le uniche – perdite).
Iniziamo a muoverci verso il monte a Sud di EW‐R. Arrivati in quota ci muoviamo su una curva di
livello con estrema cautela poiché sotto di noi, sulla carrabile, c’erano pattugliamenti della
contro verso l'obj e movimenti di fuoristrada. Fei e CK restano da osservatori sul monte in vista
della carrabile e dell'obj mentre Barba e Halo scendono dal versante coperto (Sud‐Est). Quando
la coppia che deve fare l’obj arriva a 150 metri dall’obj esce il tecnico e la coppia si nasconde
dietro a degli arbusti. Rientrato il tecnico nella tenda Barba e Halo continuano ad avvicinarsi e
arrivati a 50 metri devono congelarsi nuovamente poiché CK e Fei comunicano l’arrivo di una
pattuglia di contro. Ricevuto il via libera dagli osservatori e la coppia riprende il movimento.
Barba, essendo primo, prende il lato destro che era il più lungo da girare, Halo il sinistro. Girato
l'angolo e Halo comunica a Barba la presenza di telecamere proprio davanti l’ingresso della
tenda. Bello spavento perché nell’immediato pensiamo che possano vederci dall’interno.
Comunque continuiamo ad avvicinarci e Halo fa un cenno a Barba afferrando con la mano
l'entrata della tenda, Barba, arma in pugno ma con sicura inserita, risponde al cenno per farsi aprire la tenda: si fionda
dentro e si trova il tecnico che proprio in quel momento stava uscendo per andare al generatore. Ha fatto un salto indietro
perché non se l'aspettava. Gli si intima di star fermo e che è sotto tiro simulando il fucile con le dita a forma di pistola.
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Tecnico in lontananza
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Lima
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H.A.L.O.
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Re: Debriefing "Operazione Free Sky" 18-19 giugno 2016

Messaggio da H.A.L.O. » 01/07/2016, 23:10

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pattuglia contro
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Lima e pattuglia Di contro in allontanamento da EW ‐ R

Sulla sinistra c'è il manichino del comandante Lima, di fronte il tavolo con sopra un radar e un pc
portatile e sulla destra una stazione di comando con i joystick per simulare un controllo aereo.
Pc protetto da password che troviamo nel taschino del tecnico e in quello di Lima. Recuperiamo
un file tramite pennetta usb, facciamo delle foto e miniamo l'obj. Salutiamo, usciamo e ci
infiliamo in una gola a Ovest aspettando che Fei e CK ci raggiungano. Siamo nascosti e nessuno
ci poteva vedere. Sentiamo un sacco di rumori a un centinaio di metri da noi, vociare e rumori di
attrezzatura – era un’altra pattuglia di interditori. Facciamo riposare Fei e CK. Questa volta ci
aspetta la pausa lunga, riposiamo e mangiamo.
Ripartiamo e proseguiamo in cerca del seggiolino pilota. Entriamo in area search. Restiamo sulla
parte più distante dal sentiero e ci avviciniamo alla copertura in cemento armato dell'impianto
di risalita. Barba copre Halo, lui in puntamento gira l'angolo e trova 8 operatori di interdizione
intenti ad asciugarsi e mangiare il pranzo... Vabbè, spavento micidiale temendo si trattasse di
contro, scendiamo e dentro un avvallamento troviamo il seggiolino. Controlliamo e troviamo un
altro fusibile da recuperare, alcune foto e miniamo. Ci spostiamo verso il lago. CK, diventato
ultimo uomo, nota l’arrivo di una jeep. Ci congeliamo. Scopriamo dopo 15 minuti che era dei
residenti della casa vicino al lago. Qui, per restare alti e per non dover attraversare una gola
impegnativa, decidiamo di passare rasenti alla casa vicino al lago. Errore tattico madornale.
Veniamo “assaliti” da 3 cani, uno che sembrava un leone bianco, un bellissimo cane lupo e un
povero cane con solo 3 zampe. Hanno abbaiato finché non siamo riusciti ad allontanarci.
Per fortuna in zona non c’erano pattuglie di controinterdizione altrimenti sarebbe stato un
errore veramente grosso non aver valutato che i cani avrebbero potuto attirare l’attenzione e
compromettere la nostra missione.
Vediamo in lontananza qualcosa di arancione. Entriamo in area search, Barba e Halo diretti
verso il punto con gli altri 2 che guidano dall’alto per controllare che non arrivino pattuglie ostili.
Trovato il pilota!!! Foto e cerchiamo se c'è da recuperare qualcosa. Non troviamo niente e
vediamo che un altro team ha messo il panetto. Nel dubbio miniamo anche noi. Ci spostiamo
restando a Nord dell'area rossa e vediamo l'HQ. Ci avviciniamo di copertura in copertura e Barba
si mette a scattare qualche foto. Guardiamo col cannocchiale cercando di capire anche quale
fosse l'obj EW‐A. Sull'altro monte non vediamo nessun movimento di contro che ci indicasse
l'obbiettivo. Decidiamo di mangiare e riposare restando a guardare il comando. Riprendiamo il
movimento e adesso sarebbe iniziata l'ultima parte che avrebbe richiesto un maggiore sforzo
fisico. Sicuri che CK e Fei non sarebbero riusciti a compiere gli ultimi 2 obj e tornare
all'esfiltrazione decidiamo di dividere la squadra in due team. Fei e CK avrebbero provato a
minare il comando in quanto avevamo valutato che non saremmo riusciti a distruggere tutto
l’apparato di difesa anti aerea per chiamare lo strike con la certezza di avere ancora ore di luce.
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Seggiolino
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Pilota
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Pilota e Halo sul seggiolino
H.A.L.O.
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Re: Debriefing "Operazione Free Sky" 18-19 giugno 2016

Messaggio da H.A.L.O. » 01/07/2016, 23:13

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HQ
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Recon fotografica dell’HQ
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Barba
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Halo
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Barba durante la recon e Halo che invece se la ride pensando a tutta la strada che bisogna ancora fare per gli ultimi obj

Ci separiamo. Il team con Barba e Halo supera la carrabile che portava alla sella e inizia la salita
seguendo dei piloni di un impianto di risalita. Sempre più ripida. Pausa al pilone e poi direzione
Ovest per arrivare in cima al monte. La luce inizia a sparire. Su su e ancora su, un passo alla volta
e ogni tanto qualche sguardo di approvazione per dire che era dura. Dalla cime ci spostiamo
subito verso Nord per vedere se riuscivamo a vedere l’obj Missili 1. Eccoli in vista con le luci
intermittenti rosse. Ancora pochi sprazzi di luce, la nebbia che sta salendo e decidiamo di
provare a minare in quel momento. Ci avviciniamo, rumori e ci congeliamo. Non era niente, la
nebbia e la scarsissima visibilità giocano brutti scherzi, arriviamo a ridosso del missile eeee....
vvvzzzzzz!!!! Inizia a muoversi!! Ci siamo cagati addosso. Poi abbiamo visto che era presente un
sensore di movimento. Miniamo cerchiamo un eventuale fusibile che non troviamo e filiamo via.
150 metri a Nord e facciamo una pausa per cambiarci e vestirci perché la temperatura era
sensibilmente calata e la strada sarebbe stata principalmente (principalmente, abbiamo
scoperto che le salite nel campo non finivano mai…) in discesa. Mangiamo qualcosa, ci
ripigliamo e iniziamo la discesa. La nebbia è salita tanto da non vedere a 15 metri. Nel
movimento abbiamo perso tre volte l'orientamento e ci siamo trovati ad avanzare in direzione
Est al posto di andare a Nord. Era come andare verso il tragetto di Caronte, per farsi trasportare
all'inferno... Continuiamo il movimento, incrociamo altre pattuglie di interdizione. Arriviamo a
ridosso degli impianti di risalita dentro l'area search. Vediamo dei Cylume blu e ci avviciniamo.
Obj trovato. Piazziamo il panetto e troviamo un cartello con scritto (AMIL e dei codici che erano
parte di una coordinata). Non avevamo visto nessun movimento di contro. L'unica
comunicazione radio con gli altri nostri due operatori è stata la seguente: “Fei aspetta, ho perso
la drop pouch di Pich cazzo! (un nostro giocatore che gli aveva prestato la tasca)”. Grasse risate
pensando a Fei e CK a valle che provavano ad approcciare l’HQ e che perdevano pezzi di
equipaggiamento…
H.A.L.O.
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Re: Debriefing "Operazione Free Sky" 18-19 giugno 2016

Messaggio da H.A.L.O. » 01/07/2016, 23:17

Dormiamo 20 minuti sotto la pioggia per recuperare un po’ di forze. Ancora nessun movimento
di contro, ma tante sfanalate da e sull'HQ. Ci confrontiamo e speriamo che Fei e CK non si siano
fatti prendere. Decidiamo di provare a muoverci costeggiando il sentiero vista la poca presenza
di contro e in caso avessimo visto luci filare via in salita per nasconderci ed eventualmente avere
il favore di quota.
Ora dobbiamo procedere verso un RV che ci eravamo prefissati con gli altri. Arriviamo al punto
d'infiltrazione 1, lo superiamo e delle gole col fiume in piena ci costringono a costeggiare il
paese restando sul confine dell'AO. In una gola dobbiamo entrarci per forza e passiamo il fiume.
Ancora salita e arriviamo per primi all'RV. CK e Fei sono in arrivo a 400 metri. Ci distendiamo
pronti a prendere freddo nell'attesa. Passa il tempo e il freddo aumenta. Arrivano stremati, ci
dicono che minare era quasi impossibile perché c’era un’altissima presenza di contro che
pattugliava e sfanalva. Sono arrivati a pochi metri ma non riuscivano a fare l'approccio finale.
Hanno deciso di annullare la missione e ritirarsi al RV, considerando che primario era non farsi
prendere. Decidiamo sul da farsi. CK è veramente cotto. Barba valuta la situazione e considera
che non sarebbe riuscito a farsi ancora 4 Km o più per arrivare all'esfiltrazione. A questo punto
decidiamo che Fei rimanga con CK e che Barba e Halo sarebbero andati al punto di esfiltrazione,
avrebbero recuperato l’auto e quindi sarebbero tornati a prenderli.
Gambe in spalla e iniziamo a costeggiare un sentiero, quello che porta a M‐2 e lo costeggiamo
per tutta la sua lunghezza senza interferenze. Qualche sosta qua e là, giusto un paio di minuti
per riposare e appena sentiamo che il corpo inizia a raffreddarsi riprendiamo la marcia.
Arriviamo alla macchina alle 06:15. Ci sembrava assurdo restare in campo a 50 metri dalla
macchina senza poter uscire con nessuno che ci cercava e soprattutto con due operatori
dall’altra parte del campo da recuperare.
PERCORSO.jpg
Percorso
PERCORSO.jpg (164.19 KiB) Visto 11945 volte
La rotta seguita dalla coppia Barba e Halo

Arriviamo all’auto, ci spogliamo, mettiamo i vestiti asciutti e saliamo in auto (obbligo di salire in auto con vestiti
asciutti e puliti, veto di Halo che per tutta la missione ha minacciato tutti dicendo che nessuno sarebbe salito
bagnato o sporco sulla sua auto!). Ci muoviamo verso infiltrazione 1 per recuperare l'altra
coppia che nel mentre stava patendo un bel po’ di freddo. Li recuperiamo sulla strada, si
spogliano e si cambiano e finalmente salgono anche loro in auto. Ci dirigiamo verso l'hotel della
notte precedente. Aspettiamo il proprietario che alle nove ci da le chiavi per fare la doccia
(santa doccia calda). E' stato gentilissimo al punto che gli abbiamo lasciato una mancia anche se
non la voleva.
Post doccia torniamo verso Artesina, per la parte più importante dell’evento: il pranzo!
Arriviamo in anticipo e andiamo subito a fare il deb a caldo.
Ci riposiamo un po’, mangiamo e poi salutiamo tutti e si riparte per 6 ore e mezza infinite di
viaggio che purtroppo il giorno dopo si lavora... Avremmo tutti preferito rimanere a giocare
ancora qualche giorno…
Che dire, gara veramente ben organizzata e campo spettacolare anche se molto difficile sia
fisicamente che tatticamente. Per quanto concerne la nostra missione possiamo ritenerci
soddisfatti a metà: il nostro obiettivo primario era non subire nessuna perdita e non avere
scontri con la contro. Purtroppo, complice un po’ di sfortuna e sicuramente qualche nostro
errore, abbiamo avuto un contatto che ci è costato metà squadra. Abbiamo comunque fatto
tutti gli obj che ci eravamo prefissati.
Finita questa bellissima Op. Free Sky ringraziamo “Il Circuito” e soprattutto la società dei T.N.T.
Torino per la loro organizzazione e l’impegno dimostrato. Speriamo di poter nuovamente
partecipare ai prossimi eventi e far parte di questo fantastico gruppo di persone.

Un saluto, a presto
A.S.D. S.A.Tergeste
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Mac
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Re: Debriefing "Operazione Free Sky" 18-19 giugno 2016

Messaggio da Mac » 02/07/2016, 10:35

Salve a tutti e intanto grazie per averci dato la possibilità di partecipare a questo evento che spero sia solo il primo, come promesso vi posto i debriefing del K-Team (Sierra 3), dico "i" perche ci siamo divisi in due brick!

Brick uno Mac Gore

Sabato 18 Giugno 2016 - Ore 06:30
Suona la sveglia ma la sua utilità è marginale dato che nessuno di noi ha veramente dormito, l’adrenalina è già un paio di giorni che gira libera nel sistema circolatorio e ci tiene vigili. Ci alziamo tutti e quattro recuperando l’attrezzatura già preparata in tarda serata e ci muoviamo per arrivare per tempo al Briefing di missione. Pronti per fare chiarezza sull’abbattimento del nostro caccia!
Dopo i saluti e una veloce e abbondante colazione partecipiamo al briefing, sintetico e con poche domande come piace a noi. Tutto chiaro per un lavoro veloce e pulito.
INFILTRAZIONE -
Come da pianificazione interna abbiamo deciso di dividerci in due Brick (KUT-DEX) (GOR-MAC) ed ecco i primi problemi, Nella borsa di Dex lo spray impermeabilizzante rimane aperto riversando tutto il suo contenuto su uno dei suoi anfibi BRUCIANDO letteralmente sia il Gore-Tex interno che il collo del suo piede. Fortunatamente la tenacia di Dex e l’adrenalina in corpo non lo fanno mollare e dopo una medicazione veloce all’ambulanza ed un nuovo paio di anfibi comprati al volo comincia la missione del loro brick anche se con quasi due ore di ritardo, direzione MISSILI 2.
Nel frattempo io e MAC siamo infiltrati da circa due ore appunto. Dopo circa due cento metri sulla strada che porta all’infiltrazione ci buttiamo nello sporco in direzione dell’Antenna da ricognire. Purtroppo il tempo non è dei migliori e qui ad Artesina dire che il cielo è nuvoloso equivale a dire farsi i fumetti con le nuvole. Risultato: visibilità pressoché nulla o limitata a 100 metri. Questo particolare ci porta a cambiare i piani ed a puntare diretti l’obbiettivo e non il punto dal quale avremmo eseguito la Recon sullo stesso. Il nuovo piano è sfruttare le nuvole e la bassa visibilità per avvicinarci il più possibile e capire la situazione. Essendo in due dobbiamo cercare di evitare gli scontri e fare tutto nel modo più stealth possibile.
ANTENNA -
Dopo una salita di circa 500 metri lasciamo gli zaini poco sotto la costa per poter essere più veloci e ridurre la sagoma. Sporgendo da una roccia a circa 150 metri dall’obbiettivo avvistiamo l’antenna… vaga nella nebbia. Facciamo l’avvicinamento con i fucili in caccia tenendo d’occhio la strada ed arriviamo sul posto. Foto, recupero info e posizionamento C4… Mille1…. Mille2… Mille3… BOOM.
Comunichiamo il completamento della fase 1 all’altro brick utilizzando i nomi in codice definiti in fase di briefing interno:
<< Qui RobbeReffo a MerinMorò… Qui RobbeReffo a MerinMorò.. >>
<< Qui MerinMorò avanti RobbeReffo >>
<< Qui RobbeReffo… Fase 1 completata >>
<< Ricevuto RobbeReffo >>
Esfiltriamo dall’obj Antenna in fretta e furia dato che dalla direzione di MISSILI1 sta arrivando un mezzo.
Recuperiamo gli zaini e velocemente facciamo un check cartografico per definire il nuovo punto di avvicinamento al prossimo OBJ.
MISSILE 1 -
Dopo una bella scarpinata a mezza costa per limitare la visibilità arriviamo nei pressi del punto in cui dovrebbe essere ubicato il missile.
Sempre immersi tra le nubi camminiamo in direzione di quest’ultimo che ancora non riusciamo a scorgere, il tutto in uno scenario degno di Silent Hill.
Ecco finalmente in lontananza la sagoma del missile reso visibile dalle strisce gialle. Comincia a piovere, mettiamo il poncho e continuiamo ad avvicinarci. Arrivati nei pressi del missile notiamo subito qualcosa di strano… c’è un sensore di movimento posto appena sotto di esso. Subito ci togliamo dalla sua visuale per studiarlo e cercare di capire il suo ruolo. Passiamo dietro al missile e poggiamo il panetto di C4 facendo qualche foto… Ad un tratto avvicinandoci forse troppo il sensore scorge la sagoma ed il missile comincia a mettersi in puntamento! PANICO! Eccallà! Avemo perso l’obbiettivo! Ma porc qua Ma porc la!... Panico subito mitigato dal fatto che dopo poco il missile si è “rilassato” e si è rimesso in posizione. Era la scenografia automatizzata. Ottima Idea e bellissimo effetto.
LO SCONTRO –
Decidiamo di trovare riparo dietro ad alcune rocce a circa 150 metri dal missile per mettere qualcosa sotto i denti e fare una pausa di una mezz’oretta.
Facciamo appena in tempo a toglierci gli zaini e dare un morso al panino che ecco arrivare delle voci dalla rupe appena davanti a noi. La reazione è immediata. Massimo silenzio e ricerca di una copertura. La pattuglia di contro-interdizione rimane a lungo ferma a guardare l’orizzonte ricercando forze nemiche.
Dopo circa 20 minuti decidono di andarsene e iniziano a camminare lungo il costone… sembrava l’avessimo scampata quando l’ultimo della fila si gira verso di noi e aguzza la vista. Un anfibio! Hanno visto uno dei nostri anfibi! Non appena realizzata la situazione Mac scatta e inizia l’ingaggio. Io in posizione più scomoda esco più tardi e vengo crivellato alla schiena quasi subito. Mac riesce ad uccidere un operatore della contro ma poi accerchiato soccombe anche lui… Parte il teatrino. Sfoggiamo subito la patch di copertura e iniziamo a mostrare tutte le documentazioni che speriamo giustifichino la nostra presenza sul territorio.
Mostriamo la nostra lettera di ingaggio (falsa) e i tesserini ma al HQ nemico sembra ancora non bastare, alche sfoderiamo la chiamata al nostro quartier generale mettendo in vivavoce la radio.
<< Qui ROSSO a VERDE mi ricevete PASSO >>
<< Qui Comando AntiBracconaggio avanti…>>
Grazie all’insistenza del comando (DEX  ) siamo scagionati e ci lasciamo liberi sul posto. Prepariamo la roba velocemente e ce ne andiamo.
Inizia a piovere di brutto e a tirare un vento tale da costringerci a mettere il Parka e adesso arriva il momento più difficile della nostra traversata, salire il Mondolè verso il “passo delle scalette” QUOTA 2100 mt.
Appena passato un punto critico cominciamo la salita che le condizioni meteo avverse non rendono una passeggiata. Arrivati in cima decidiamo di riprendere il bivacco. Troviamo una buca tra due rocce tiriamo il
poncho come tetto per ripararci un minimo e iniziamo ad asciugarci facendo qualche Bidet Francese. Rimaniamo li per circa un’ora e mezza.
Dopo aver preparato l’attrezzatura e impostata la rotta riprendiamo i contatti con l’altro Brick appurando che stavano cercando di sabotare il MISSILE2 ma che l’area era molto molto molto calda… ci sarebbe voluto molto tempo.
Piani stravolti di nuovo… in precedenza avremmo dovuto incontrarci per fare insieme l’OBJ Radio che su carta doveva essere il più difficile.
A questo punto avendo tempo a disposizione cambiamo rotta e ci dirigiamo verso una delle punte del passo delle scalette per avere visibilità su entrambi gli “OBJ UNKNOWN” che andavano ricogniti. Purtroppo da quella posizione abbiamo visibilità solo di uno dei due che scopriamo essere l’HQ dei Mercenari. Ci fermiamo e cominciamo a fare la recon con foto, Range Card e iniziando a prendere informazioni per effettuare la richiesta di Strike Aereo CAS9.
La visibilità fortunatamente era ottima a parte qualche nuvola passeggera.
Decidiamo di avvicinarci all’obj Radio e valutare se farlo da soli. Cominciamo a scendere per il passo delle scalette con una discesa quasi a picco che ci porta da 2100 a 1950 mt passando per il laghetto artificiale posto sul lato est del Mondolè. Arrivati a circa 200 metri dall’obj la nebbia calò a tal punto che ormai sembrava praticamente notte. Sentiamo chiaramente il rumore del generatore dell’obbiettivo ma continuare risulta troppo pericoloso perché nel frattempo la visibilità è scesa ad un metro.
Nel frattempo l’altro brick ha completato l’OBJ Missili 2 recuperando le info e facendo brillare tutto! DAJEE!
Manca solo un tassello per poter bombardare l’HQ.
Verso le 1:30 decidiamo di trovare un posto relativamente riparato per recuperare un po di energie e mettere qualcosa sotto i denti.
RADIO -
Dopo una notte praticamente insonne tra gelo e umidità ci alziamo stranamente carichi e ci dirigiamo di nuovo verso l’obbiettivo Radio.
Alla luce del giorno scopriamo che l’obbiettivo è molto facile da raggiungere e cosi decidiamo di approfittare dell’ora e cogliere gli occupanti in branda.
Così fu.. un solo tecnico era attivo, mentre l’altro dormiva in branda, nessuna contro in vista. Teniamo entrambi sotto tiro e facciamo quello che dobbiamo fare.
La radio ci ha riservato una sorpresa. Il comandante Lima era all’interno. DUE OBJ IN UNO ottimo! Recuperiamo le info, uccidiamo tutti e 3 gli occupanti e facciamo brillare.
OBJ Completato!
Bellissima organizzazione scenografica anche qui!
IL RIENTRO –
Cerchiamo ancora una volta di sfruttare l’alba per guadagnare un’ altura che renda visibile l’HQ dei mercenari per richiedere lo Strike Aereo e per dirigerci verso l’esfiltrazione sperando di non fare brutti incontri.
Appena arrivati in cima alla collina con la vista sull’obbiettivo compiliamo velocemente la CAS9 e ci sintonizziamo sul canale di AIRONE (PMR 7).
<< QUI SIERRA 3 PER AIRONE… QUI SIERRA 3 PER AIRONE… >>
<< QUI AIRONE AVANTI SIERRA 3 >> (Ci sentono… perfetto!)
<< QUI SIERRA 3… RICHIEDIAMO SUPPORTO AEREO MEDIANTE CAS 9 >>
<< QUI AIRONE RICEVUTO SIERRA 3… ATTENDETE >>
…. QUALCHE SECONDO DI ATTESA …
<< QUI AIRONE PER SIERRA 3… COMUNICARE POSIZIONE OBBIETTIVO >>
<< QUI SIERRA 3 A AIRONE… COORDINATE 32T 400550 4899150 >>
<< QUI AIRONE RICEVUTO… COMUNICARE FORZE AMICHE PRESENTI SUL POSTO >>
<< QUI SIERRA 3… NESSUNA FORZA AMICA, SEGNALO OSPEDALE DA CAMPO NEMICO >>
<< QUI AIRONE PER SIERRA 3… COMUNICARE DISTANZA STRIKE AEREO >>
<< QUI SIERRA 3 PER AIRONE … DISTANZA 60 METRI >>
<< RICEVUTO SIERRA 3… RIMANETE IN ATTESA… >>
… ANCORA QUALCHE SECONDO DI ATTESA CHE PER NOI SONO STATE ORE …
<< QUI AIRONE PER SIERRA 3 >>
<< QUI SIERRA3… AVANTI AIRONE >>
<< STRIKE CONFERMATO!… RIPETO STRIKE CONFERMATO!>>
BUAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH e anche questa è fatta! Bella soddisfazione!
Non potevamo fare a meno di guardare l’obbiettivo ed in testa immaginare il rumore dei motori degli A10 in avvicinamento FIGO!
Finita anche questa ci mettiamo subito in moto per rientrare nei tempi.
Esfiltrazione avvenuta nei tempi previsti tra Sali e scendi, pattuglie motorizzate e 3 fiumi di cui l’ultimo con la bella sorpresina di una parete di 20 metri in verticale che abbiamo dovuto scalare.

Brick due Dexter Kutcheck

È arrivato il mattino le sveglie non fanno in tempo a compiere il loro lavoro, siamo noi a silenziarle prima,il sonno per oggi non è cosa nostra.

Ci troviamo carichi al breafing, puntuali...con in testa il giro da fare programmato sera dopo sera...
Gianni raduna le squadre a semicerchio , poche e concise direttive, sento formicolare il piede sx ma la concentrazione è altrove, ci spostiamo al punto di infiltrazione dedicato, il formicolio al piede diventa bruciore, cominciano i preparativi di setup ma in pochi minuti il bruciore diventa insopportabile sono costretto a togliere l'anfibio e controllare; mi rendo conto che un inconveniente irreversibile ha compromesso la calzatura ( accidentalmente il liquido impermeabilizzante da sprayare esternamente agli anfibi si è nel viaggio svuotato interamente all'interno portando ad una piccola ustione cutanea) siamo ormai pronti ad infiltrare o meglio i miei compagni io sono compromesso non avendo un secondo paio di anfibi da usare, pochi istanti e qualche imprecazione e via giù in paese a comprare con il mio coppio un secondo paio nuovo di calzature;

Dopo la modica cifra di 210€ tondi tondi torniamo con Kutcheck, prode fratello, al nostro punto di infiltrazione siamo già in ritardo sulla tabella di marcia.

I nostri compagni nel frattempo per radio ci comunicano che sono quasi arrivati al primo Obj stazione meteo, noi siamo infiltrati da 15 min circa quando ci troviamo a perlustrare prima un rudere e poi una costruzione metallica entrambe vuote.

Obj preso è questa la comunicazione radio che ci arriva dall'altro brick;
Noi invece ci attestiamo su un altura da cui possiamo fare un primo poa e verificare le circostanze,
Con lo spotting scope teniamo sott'occhio una struttura più in alto, un impianto di risalita fermo ma perlustrato da una pattuglia di tre uomini equipaggiati con M4, il telemetro segna 300metri di distanza, prendiamo nota e via ci mettiamo nuovamente in marcia, direzione Missile2.

Nel frattempo i compagni in vetta ci comunicano la presa anche di Missile1, la discesa è impervia e sorpassiamo due valloni arrivando a perlustrare un casolare rosso nelle vicinanze di una strada sterrata molto pattugliata da fir motorizzate.

Ci fermiamo qui per bere mangiare e fare
Il punto mappa.

Dieci minuti indossiamo le mezze ghillie per prepararci ad entrare in zona calda, le jeep passano con frequenza tanto da impegnarci in una deviazione per evitare un passaggio in campo aperto;
Questa deviazione comporta più in alto tanto da poter scorgere un agglomerato di tende, così decidiamo con gli strumenti ottici di verificarne l'attività.

Sembra essere proprio l' HQ da cui partono tutte le pattuglie, range card e via in cammino verso il nostro Obj missile 2 ;

il meteo peggiora gravemente vento forte temperatura più bassa e pioggia incessante, siamo bagnati e infreddoliti dobbiamo fermarci e scaldarci così cerchiamo un posto riparato, impresa ardua data la scarsità di vegetazione alta nel punto.

20 min circa e siamo nuovamente in movimento, accorti a passare nell'unico sporco disponibile dobbiamo allungare sul tragitto evitando una strada più corta ma molto più in vista, cosa che molte squadre invece vediamo fare.

Brick 1 ci contatta per radio hanno avuto uno scontro con una pattuglia che in prima battuta sembrava li avesse evitati non accorgendosi della loro presenza ma un arguta sentinella scorge un anfibio tra le rocce chiamando l'allarme ed ingaggiando i nostri;
Prontamente ci contattano usando il codice radio che avevamo programmato in caso di cattura per mettere in atto la copertura che avevamo preparato, Dexter parla per radio con la pattuglia che chiede la motivazione dei nostri operatori in zona, prontamente viene sviluppato il copione che fortunatamente porta al rilascio dei nostri.

Nel frattempo siamo arrivati in zona missile2 c'è molto movimento di pattuglie che ci fanno pensare che siamo vicini, facciamo quindi una cash ci alleggeriamo dei zaini e ci spostiamo per vedere meglio.

Una struttura in legno che sembra essere una baita a 190 metri da noi è lo snodo di due pattuglie una motorizzata e una a piedi, studiamo per più di un ora i loro movimenti, così da poter calcolare l'intervallo e poterci avvicinare ancora fino a poter scorgere senza ombra di dubbio la rampa della contraerea, 8 cannoni montati su una struttura semovente dotata di stazione radio di puntamento, ci siamo, dobbiamo agire e sabotare per " liberare i cieli " di Artesina.

Siamo solo in due quindi dobbiamo ancora di più giocare di squadra e sincronizzare i nostri movimenti con quelli della pattuglia, uno scontro ci vedrebbe in forte minoranza di fuoco, aspettiamo che la pattuglia ci dia le spalle per scendere e permettere un aggiramento, così facciamo la pattuglia in sosta 10 minuti sulla rampa missili riprende il suo percorso verso la baita, è arrivato il momento di far detonare il tutto, Kut per radio mi informa che ho solo pochi istanti per avvicinarmi prima di essere intercettato così un un attimo sono alla base del missile ( che figata da vicino è proprio imponente ) apro il contenitore c4 ponendo il nostro non prima di aver prelevato il nostro chip S3, Kut per radio mi informa che devo abortire la pattuglia viene a cercarci, così via esfiltro dalla zona calda ricongiungendomi con il mio coppio la Pattuglia è in allerta e ci sta cercando, è vicina, troppo vicina sembra inevitabile lo scontro siamo sdraiati a terra in 20 cm di erba alta ma tanto basta, non ci vedono e passano oltre , ma il pericolo non è passato dobbiamo tornare alla nostra cash e per fare questo è necessario attraversare nuovamente il percorso pattugliato, decidiamo quindi di non sfidare troppo il fato e attendiamo un banco di nebbia e il calare della sera per dileguarci, due ore e 30 minuti per fare questo Obj.

Tornati alla cash mettiamo qualcosa sotto i denti e di accordo con l'altro brick dato il riprendere della pioggia ci accampiamo per riprenderci un po!

Appena comincia ad albeggiare ci mettiamo in movimento per congiungersi con i fratelli sull Obj radio ma sono scaltri e non hanno bisogno di noi per prendere il comandante Lima e le
Informazioni necessarie allo strike aereo cosa che di lì a poco avviene con successo.

Non rimane quindi che esfiltrare nei tempi e senza essere catturati.

La strada per il ritorno è dura tanto quella dell'andata ma dopo aver guadato due piccoli ruscelli e l'ultima salita stronca gambe siamo fuori, nei tempi, i nostri compagni ci seguono a ruota a distanza di 5 minuti.

Tanta fatica uno scenario bellissimo, non vediamo già l'ora di partecipare al prossimo evento targato il " Circuito " .
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Hammer
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Re: Debriefing "Operazione Free Sky" 18-19 giugno 2016

Messaggio da Hammer » 02/07/2016, 14:49

Ciaoooo ragazzi, leggendo i primi due debrifing molto ben fatti mi sale l'adrenalina ...per un attimo credevo di essere ancora in HQ.
Grazieeee !
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Re: Debriefing "Operazione Free Sky" 18-19 giugno 2016

Messaggio da TritoloLGM » 03/07/2016, 12:27

Ecco il nostro debriefing, come da nostra tradizione, poco tecnico e molto giocoso :D
Scritto dal mio 2ic Paul

Sono le ore 02.00, la macchina è già carica dalla sera precedente, caricato lungo la strada il nostro Comandante Tritolo, ci dirigiamo verso la casa della Pace Eterna dove è fissato l'incontro con il resto della pattuglia, Snake e Lupin.
Il viaggio verso Artesina scorre tranquillo e a tratti silenzioso sino a quando giunti all'uscita dell'autostrada non incominciamo a scorgere le vette su cui si svolgerà l'operazione Free Sky. Il commento è unanime. "Cavolo quanto sono alte". Il tempo non è rassicurante, nubi cupe coprono le vette.
Giunti al Luogo del breafing stabilito dall'organizzazione, troviamo un paio di camper ed un furgone giunto da Ascoli.
Ingurgitiamo la torta preparata dalla mamma e dopo aver constatato che la località è praticamente deserta sono già le 07.45, ora stabilità per il breafing.
Bene siamo pronti a partire, ci dirigiamo verso il punto di infiltro prescelto. Spargiamo l'attrezzatura sul piazzale, facciamo ordine ed attendiamo le 9,00, ora di inizio del torneo.
Foto di rito e via verso il primo obj.
Manco a dirlo dopo pochi metri si presenta il primo botro, profondo profondissimo che con le gambe ancora fresche superiamo senza alcuna difficoltà. Affronteremo poi un lungo traverso per giungere ai piedi di quella che Lupin definirà la “QUOTA INFERNALE”.
Una parete diritta con un dislivello di circa 300 metri coperta unicamente da piccoli cespugli.
Ci infiliamo in una spaccatura della montagna profonda un paio di metri attraverso la quale riusciamo a raggiungere senza essere visti una posizione favorevole per l'acquisizione del primo obj.
La marcia veniva interrotta più volte dal passaggio sulla carrabile di mezzi della contro che, stante la scarsissima vegetazione, potevano vantare una visuale ampissima su tutta la valle.
Siamo circa a 200 metri dal primo obj e possiamo scorgere un casa con 4 operatori della contro che presidiano il passaggio diretto verso l'obj.
Attendiamo.
Tritolo sinuoso come una marmotta striscia una cinquantina di metri più in altro per raggiungere una posizione di osservazione più favorevole.
Attenzione, i quattro operatori si spostano, decidiamo di scendere e raggiungere l'abitazione. Ci appostiamo nel retro tenendo sotto controllo il probabile punto di ritorno degli operatori.
Rumore di mezzi, arrivano due fuoristrada della contro, scendono una decina di operatori, ci schiacciamo nell'erba, ho appena il tempo di sentire Lupin che sussurra “ qui si mette male”.
Siamo tesi, pronti, Snake e Tritolo coprono il lato cieco della casa.
Sorpresa, gli operatori si allontanano verso l'obj senza scorgerci. La domanda è unanime: “ cosa facciamo”? La risposta pure: “ gli miniamo i mezzi”. Come corde di violino con un avvicinamento perfetto posizioniamo una bella spugnetta LGM sotto il tergicristallo del mezzo e via verso il fondo valle per raggiungere l'obj da posizione migliore. A fine torneo, riceveremo i complimenti dalla contro per l'azione compiuta.
Il fiato è a mille, l'adrenalina pure. Risaliamo verso l'OBJ constatando che gli operatori nel frattempo si sono allontanati. Ci avviciniamo, foto di rito acquisizione del materiale e via di corsa in direzione del secondo obj.
Siamo sul sentiero, in posizione scoperta, passo veloce, raggiungiamo una curva, siamo salvi. Si come no. Dopo un minuto il mio comandante mi chiede di verificare chi siano le due persone che si scorgono in quota lungo il sentiero. Prendo il cannocchiale, osservo, rispondo: “ due escursionisti, una è una ragazza, tranquilli”. Tritolo mi chiede di confermare ed io “tranquillo al 100%”. Ohh.
Non facciamo in tempo ad imboccare il salitone e wrammmm una bella raffica, morto io, Lupin in preda al crampo e Snake. Tritolo resiste, ne elimina uno ma cade poco dopo sotto i colpi di altri tre operatori.
Ci prendono, ci portano ai mezzi, ci incappucciano, ci tolgono zaini e asg., ci perquisiscono. Inizia un lungo viaggio verso l'HQ dove verremo interrogati separatamente.
I passaporti inglesi e russi fanno la loro parte, la storia di copertura concordata anche. Peccato che quando inizio a parlare con accento russo, quelli della contro mi scambiano per un bresciano.
Siamo tesi, Tritolo viene allontanato per essere interrogato separatamente, di fianco a me ho Snake che racconta impegnato la storia della sua vita all'operatore che lo sta interrogando sbigottito. Sentiamo Lupin poco più lontano che con fare da milanese imbruttito propone un'amichevole tea inglese pomeridiano agli operatori superincazzuti. Fa un caldo bestia sotto i cappucci, non si vede nulla. Dopo circa mezzora che siam lì attaccati ad una rete sotto la pioggia che nel frattempo inizia a scendere inclemente, veniamo fatti risalire sui mezzi e riaccompagnati in luogo imprecisato.
Fatti scendere dalle jeep, ci tolgono i cappucci e con sommo stupore scopriamo che ci hanno riportati alla medesima quota del punto di infiltro iniziale, ma in altro luogo. Davanti a noi impervia e fradicia di pioggia possiamo vedere in tuta la sua durezza la “LA QUOTA INFERNALE”.
Veniamo rilasciati, recuperiamo l'attrezzatura, ci infiliamo in un boschetto, indossiamo i goretex e visto che sono le 15,30 decidiamo di sostare una ventina di minuti per rinfocillarci.
Tritolo sembra abbacchiato, io mi rendo conto di aver fatto una caxata, ma si riparte ancora più determinati.
Cosa facciamo... andiamo su dritti per la quota infernale. Ci metteremo quasi tre ore. L'unico modo di salire è aggrapparsi ai cespugli, il fondo è scivolosissimo, scorgiamo due operatori che rintanati in una casupola iniziano a stendere i panni come belle lavandaie. Piove, smette, arriva il vento, poi ripiove, la nebbia sale e noi siamo lì lungo questa parete aggrappati come ragni ai cespugli. Di media ogni otto metri facciamo una sosta, siamo esausti.
Arriviamo in alto a quota 1900 circa. Manca ancora un chilometro al secondo obj prescelto. Sono quasi le 18,30. Troviamo un simil sentiero che manco le capre fanno più per le vertigini, si procede, si sale ancora, raggiungiamo la vetta del monte. Ci fermiamo, altra sosta. Si riparte. In un paesaggio quasi fiabesto, tra caprioli e rocce bianche arriviamo alle spalle della montagna dove un centinaio di metri più in basso possiamo scorgere la tenda delle telecomunicazioni.
Tritolo e Snake scendono, io e Lupin stiamo in quota a dare copertura.. balle... siamo stanchi. Col binocolo li seguiamo, entrano, fanno quello che devono fare da LGM e escono. Bene si riparte , ricongiungiamo la pattuglia in cima alla salita. Scorgiamo altre persone vicino all'arrivo di una seggiovia. Tritolo impartisce l'ordine:" Paul verifica se sono operatori della contro"... estraggo il binocolo.. "no sono interdittori hanno gli zaini",... "sei sicuro"... "si", "con che percentuale"... "beh diciamo 99%". Scatta la risata di tutta la pattuglia.
Bene, scorgiamo qualcosa nel pratone sopra una piccola casetta, ci avviciniamo, è il sedile del pilota, foto di rito, obj acquisito.
Si riparte subito, intanto ha smesso di piovere sono le 20,30 circa. Scendiamo verso il fondo valle in direzione di quello che dovrebbe essere il luogo dove è atterrato il pilota.
Ci avviciniamo, scorgiamo due operatori, non capiamo se sono della contro o interdittori. Li lasciamo allontanare, non ci vedono.
Si riparte, arriviamo al pilota, foto di rito, simulacro bellissimo, ripartiamo.
Dalla pista da sci che attraversiamo si vede l'HQ. Maledetto HQ.
Ci fermiamo, si fa il punto della situazione. Analizziamo il percorso migliore per attraversare la valle ed arrivare sull'altro versante dove in cima sono posizionati gli ultimi due obj.
Si riparte, percorriamo il lato sinistro della pista per cercare di confonderci con la vegetazione. Sulla sinistra scorgiamo un possibile passaggio che ci avrebbe permesso di raggiungere il punto migliore per passare l'HQ senza essere visti.
E' ufficialmente buio, il passaggio si rivela essere a strapiombo sull'HQ.
Il pericolo è tangibile.
Come una voce soave sentiamo il nostro comandante che conduce la fila che esclama “ vedo i piloni, vedo i piloni. Siamo salvi il peggio è passato.
Altra sosta, sono oramai le 22.00 decidiamo col favore del buio e delle nuvole che a quell'altezza sono come nebbia, di lasciarci l'HQ sul lato destro passano su una cresta più alta del piano dove era stato posizionato l'HQ di circa 80 metri.
Ci appostiamo, gli operatori illuminano a giorno il punto in cui ci siamo posizionati. Impossibile scendere da quel lato. Rimarremo fermi per circa un'ora. Decidiamo di passare alle spalle della cresta, scendiamo nuovamente, il botro con il buio è insuperabile.
Torniamo indietro.
Cosa, facciamo.. la situazione è difficile.... dobbiamo necessariamente passare per l'HQ.
Decisione unanime, lo attacchiamo.
Lupin ed io attraversiamo la pista stendendoci schiena a terra a più riprese nell'erba a causa dei fari della contro che tagliano il prato come rasa erba.
Snake e Tritolo creano un diversivo al fine di attirare l'attenzione degli operatori presenti fuori dall'HQ.
Colpo di scena, uno degli operatori entra nella tenda, altro entra in una casetta, altro si allontana verso valle. E' fatta, Lupin ed io cominciamo letteralmente a correre, l'altro coppio attira il faro dell'operatore nella casetta verso la montagna.
Siamo fuori dalla tenda, apriamo la porta.. gli operatori della contro ci guardano straniti, lanciamo la famigerata spugna LGM sulla scrivania. HQ conquistato. Il comandante esce e si congratula.
Dopo pochi secondi ritorna l'operatore da valle, siamo nascosti all'uscita della tenda, si avvicina. Giunto a due metri gli si da il colpito a voce. E' incredulo.
Non è finita, rimane l'operatore della casetta. Ci avviciniamo sparaflesciando le torce delle asg verso la montagna, lui ci casca, non capisce che siamo interditori.
Lupin raggiunge la porta, lo guarda, lui gli dice “sono con voi”, Lupin gli dice... “no tu sei morto”.... da paura.
Ricongiungiamo la pattuglia pochi metri più in basso. Ormai sono le 02,00. Scendiamo verso valle cercando il luogo per passare sull'altro versante. Siamo quasi in paese. Distrutti. Piove e fa freddo.
Decidiamo di fermarci.
Gli obj sull'altro versante sono troppo in alto per essere raggiunti entro la mattina se non facendo la strada. Siamo comunque appagati e sopratutto stanchissimi. Troviamo una costruzione con una tettoia dove ripararci dalla pioggia e stendere per terra il sacco a pelo. Sì, per chi lo ha portato.
Snake sfodera uno splendido 5 gradi, Tritolo pure e Lupin un bel meno 20 gradi. Io la bivy!!!!!.
Tutti si svestono, tutti si cambiano, tutti si tolgono gli anfibi, tutti si infilano nei loro splendidi sacchi mentre io mi vesto, mi tengo gli anfibi e metto il cappello di lana.
Alle 04,00 mi sveglio di soprassalto in preda ai tremori. Nella bivy ci saranno 10 gradi, fuori 6. Tremando come una foglia mi accendo una sigaretta. Piove ancora. Con invidia “dantesca” vedo fuoriuscire dal sacco di Lupin del vapore e lui che, come un bambino soddisfatto, russa profondamente. Snake e Tritolo dormono come sassi. Io, cubetto di ghiaccio, indosso anche il goretex bagnato pur di fare spessore e mi reinfilo della mia bellissima e gelata bivy.
Sono le 06,00, ci svegliamo, Tritolo sfodera il suo fornelletto che scalda come una fiamma ossidrica. Facciamo un tea esclama!!.
Peccato che nessuno ha una bustina. Io escamo..ho le benagol.. lo facciamo con due benagol..
Beviamo tutti un bel benagoltea, ed iniziamo a cantare come soprani.
Riprendiamo la discesa verso valle e risaliamo lungo la strada che porta al punto di infiltro.
Siamo stanchi, contenti, nononstante il mancato raggiungimento di tutti gli obj, euforici.
Carichiamo tutto sulla macchina e via verso il ristorante bar, unico aperto in Artesina, dove ci saremmo ricongiunti con tutti i partecipanti.
La mattinata scorre tra dormitine, partite a calcio balilla scambio di impressioni con gli altri operatori della contro e di interdizione, 20 pacchetti di patatine e birre. Hanno tutti sguardi soddisfatti e a tratti distrutti.
Breafing finale, pranzo e foto di rito tutti insieme.
L'impresa appena compiuta, unita al calore delle persone presenti rende il momento indimenticabile. Torneo bellissimo.
Chissà, forse, se non ci avessero presi, avremmo avuto la forza per concludere tutti gli obj. Due QUOTE INFERNALI in un giorno, ci hanno messo a dura prova.
E' finita. Torniamo a casa.
LGM
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