[MSA] Op. Prometheus Evolution "Titan Fall" - 24h - 19/20 settembre 2015 - Ascoli P.

Presentazione appuntamenti del Circuito

Tutte le informazioni riguardanti gli eventi a calendario
Avatar utente
TritoloLGM
Messaggi: 12
Iscritto il: 28/09/2015, 11:22
ASD di appartenenza: Lupi Grigi Murmansk

Re: [MSA] Op. Prometheus Evolution "Titan Fall" - 24h - 19/20 settembre 2015 - Ascoli P.

Messaggio da TritoloLGM » 28/09/2015, 11:26

Ciao a tutti ragazzi, continuando a ringraziare Giulio, gli indians e tutti coloro che sono riusciti a mettere in piedi questo fantastico week end, compresi coloro che ci hanno permesso di prendervi parte, vi posto il nostro debriefing, sperando di strapparvi un sorriso

Il nostro torneo parte con la decisione cruciale sul pernottamento del venerdi: tenda o agriturismo? Fortunatamente, la comoditá prevale e, da lupi navigati, scegliamo una cuccia con piscina.
Rv fissato alla immancabile funerals per le 12 di venerdi: "Puntuali, alla 12 chi c'é c'è" ricorda il comandante lupin. E difatti, ci presentiamo nell'ordine: joker e snake, che stanno gia facendo lavare le macchine a Gonzalo, sfruttato dipendente di snake, e poi io, asso e benza stracarichi sulla mia punto. Del comandante nemmeno l'ombra. La scusa è sempre il fantomatico posto di blocco che non esiste.
Caricate le macchine, ci avviamo verso Campli.
I 500km che ci separano dall'agriturismo scorrono veloci tra le cazzate lgm, mantenute al completo della pattuglia grazie alle radio tra le due auto.
Arrivati in zona, il paesaggio è collinare, con campi coltivati sparsi ovunque e poche pendenze. Apperò, quanti campli a Campli. ::)
"Non ci sono grossi dislivelli" dice qualcuno. Ma la pagheremo, ah se la pagheremo.
Scaricati velocemente i mezzi, ed avvistato un esemplare notevole della fauna locale, la locandiera Alessandra, voliamo in piscina, mentre un altro team, con monocolo, mappe e appunti mantiene alta la serieta sul torneo. É lo stesso team che a cena, si divide meticolosamente le olive ascolane mentre sul tavolo lgm scorrono metri di affettati, pirofile di gricia, kg di arista e bottiglie di vino bianco rosso e rosè. Hanno gia capito tutti di che pasta siamo fatti.
La ginziana come ammazzacaffe chiude la serata... Tranne per qualcuno. Si narra che versi gutturali provenissero da un bagno dell'agriturismo: mangiato pesante eh? Decisamente si.
La sveglia del mattino non conclude la digestione ma, seppur con le solite tempistiche lgm, ci prepariamo e dopo la foto di rito stavolta con la bella locandiera, ci avviamo verso l'infiltro designato.
Il piano prevede di infiltrarsi in quota nella zona nord est del campo, prendere velocemente un obj li vicino, che abbiamo supposto essere un ponte da minare, e recarci poi al centro dell'ao per creare un punto di osservaxione in posizione centrale rispetto ad altri 3 obj.
Qualche check radio e partiamo, scendendo verso valle, in direzione del fiume. Mentre proseguiamo accostati ad un filare di alberi, udiamo il rumore di una jeep. Ci fiondiamo verso un cespuglio e guadagnamo il primo ferito: benza inciampa in una radice, e cade rovinosamente a terra, spelandosi il gomito e strappandosi l'orecchino col calcio del fucile. Chi ben comincia...
Riprendiamo la marcia verso il fiume e siamo costretti a percorrere dei campi arati, con zolle secche spacca caviglie che battezzeremo "campi di patate".
Arrivati a fondo valle, il letto del corso d'acqua si presenta secco come il resto del terreno e, considerata la quantità di campi aperti presenti, lupin decide correttamente di usarlo come passaggio coperto.Arriviamo in fretta all'obj, che risulta essere davvero il ponte, mentre le sentinelle sono di ronda. Miniamo e ce ne andiamo veloci. È stata questione di minuti, difatti allontanandoci scorgiamo la ronda di ritorno. Troverà la nostra sororesa.
Si prosegue per la solita direttrice, ma sembra tutto troppo liscio e difatti, dove il fiume si incrocia con una carrabile, ci imbattiamo in un checkpoint fisso. Siamo lunghi in formazione per provare una ritirata e gli scout asso e benza vengono falciati. Le fir arrivano toste sull'ingaggio e perdiamo presto anche snake. In tre rimasti ripieghiamo indietro e ci imboschiamo in una apertura sull'argine del fiume. La contro ci cerca, ci passa avanti, sopra, vicino,, ma non ci trova. Bellissimo.
I tre caduti vengono caricati e portati in prigione per esser interrogati. Spiattelleranno la storia di copertura, si fingeranno inglesi grazie alla parlata anglosassone di fabrizio (What's??? ;D ;D) , i documenti falsi e i dossier preparati a tavolino. La storia è credibile e verranno rilasciati poco dopo mentre altri team vengono giustiziati.
Io lupin e joker intanto, attendiamo che le acque si calmino e decidiamo di spostarci a nord in modo da recuperare gli altri ed aggirare gli obbiettivi arrivando al punto di osservazione dalla quota.
La salita è impervia ed è solo grazie allo zaino del comandante che riusciamo a farci strada.
La coperura non è delle migliori: da una parte un costone ripido e dall'altra la carrabile percorsa dalle jeep. Salendo riusciamo a congiungerci con il resto della pattuglia, presso un incrocio. È una scelta, la strada da percorrere, che condizionerà le prossime ore. Se avessimo preso l'altra direzione, saremmo arrivati direttamente sull'obj.
Certe volte la fortuna non ti aiuta.
Seguendo il sentiero che si inerpica nel bosco, arriviamo al limitare di un grosso campo aperto circa nel centro della zona segnata come possibile obj. Non abbiamo copertre e quindi fuori il monocolo per cercare di capire dove l'obj sia posizionato. C'è un casolare in lontananza e le colline coprono la visuale di altre zone. Non v'è certezza.
Si attraversa di nuovo il campo aperto per avvicinarci ma la strada é sbarrata da una gola con folta vegetazione.
Ci abbiamo anche provato ad attraversarla, ah se ci abbiamo provato, ma in alcuni punti era talmente fitto che restavamo a galla sulla vegetazione anziche poggiare i piedi a terra.
Non è fattibile, si torna indietro e mentre siamo rivolti al costone da cui provenivamo, vediamo uomini della contro, ben lontani ed in quota che ci guardano. L'obj è la, dall'altro lato dell'incrocio che abbiamo preso prima.
Veloci ripercorriamo i nostri passi, torniamo alla svolta e ci dirigiamo verso la cime del costone. Ben presto scorgiamo i simulacri di una postazione missilistica: dobbiamo minarlo con panetto di c4.
Separati in due brick per giungervi da due lati diversi, abbiamo la fortuna di imbroccare di nuovo il momento del cambio della guardia. avvisteremo la contro soltanto in zona sicura.
manca poco al tramonto, e sfruttando il momento di cambio della luce, il cmd decide per la prima vera sosta. Chi sgranocchia qualcosa, chi invece si prepara un pasto caldo e chi "stende" i vestiti bagnati di sudore.
Scendendo dall'obj appena preso, abbiamo visto nell'altra vallata una luce lampeggiante, simbolo di un altro punto di interesse. Scrutando col monocolo, ed approfittando delle tenebre appena calate, ci facciamo strada verso valle.
I passaggi sono un po obbligati, tra recinzioni e casolari con fioche luci alle finestre, e pare l'unica soluzione passare dal checkpoint che ci fu galeotto poco dopo l'infiltro.
Questa volta l'effetto sorpresa è dalla nostra, e dopo aver neutralizzato le due sentinelle di guardia, sfiliamo via prima che giungano le fir.
La strada verso l'obj lampeggiante è costeggiata da un lato da una recinzione e dall'altro dal fiume in secca. É facile intuire che avremo un attacco frontale e, dopo aver transitato su un altro checkpoint, arriviamo a pochi metri dall'obj.
Sfortunatamente il momento è quantomai sbagliato: proprio mente una guardia smonta e l'altra si ferma a fare due chiacchiere, una fir si unisce al gruppetto.
Ne segue uno scontro furibondo, in cui finiamo quasi i caricatori. É la postazione scud, dove si troverebbe una scheda per utilizzare una valigetta di lancio, ma i 15 operatori assestati ci falciano uno dopo l'altro.
Veniamo scortati e rilasciati in un quarto d'ora ed l'idea è proseguire sulla stessa direttrice per arrivare ad un altro obj.
La pattuglia comincia ad accusare i segni di stanchezza, asso tiene duro anche se si è infortunato poche ore prima, ma giungiamo a quello che pare essere l'obbiettivo prigione.
Da opord, sappiamo che vi è un solo accesso a questa zona e difatti una recinzione circonda l'area. Lasciamo la carrabile per un campo erboso che sale verso la prigione, punteggiato da alberi qui e la.
Mentre ci muoviamo le fir scorrono sulla strada, e insieme ai militanti della prigione, ci sventagliano le surefire a pochi cm dalla testa. Appiattiti nell'erba, l'adrenalina sale e non appena le torce si spengono, ci dividiamo ancora in due brick.
Mentre io lupin e joker rasentiamo pa rete di recinzione, asso snake e benza scendono verso il cancello. Ma accade ancora l'irreparabile. Qualcosa fa scattare il lampeggiante del cancello e le asg iniziano a frullare. Sfortuna vuole, che ci siamo accodati inconsapevolmente ad un altro team di incursori che era sull'obj.
Mentre lo scontro impazza, snake col visore riesce a penetrare nella prigione, ma proprio mentre cerca di chinarsi sul corpo di un dottore per recuperarne l'altra scheda di attivazione, viene freddato dall'ultimo difensore rimasto, appostato in posizione veramente velenosa per essere controinterdizione. Obj fallito, che pregiudica il recupero della scheda.
Mesti, sgranocchiamo qualche barretta e ci spostiamo per decidere il da farsi.
In zona, poco distante ma in quota, c'è un'altra zona calda.
L'alternativa tra aggirare facendo la carrabile e tagliare la salita, verte verso quest'ultima e, campo di patate a parte, la pattuglia zoppica sul primo dislivello importante.
Le previsioni davano pioggia per stanotte, ed in effetti la luna é oscurata da nembi minacciosi e la volta celeste squarciata dai flash dei lampi in lontananza.
Qualche maledizione tra me e me, ed arriviamo alla cima della collina, nel pieno dell'area calda. L'unica punto che sembra scottare é un casolare con le finestrelle illuminate dall'interno.
Ci avviciniamo silenziosi strisciano nell'erba, e siamo talmente vicini da udire chiaramente i discorsi della contro e la portante delle loro radio che si apre.
Ancora un po... Ancora un po.., ma strisciando l'inova di snake emette un bagliore:apriamo il fuoco all'unisono, e prima che se ne possano rendere conto, gli occupanti si illuminano del rosso delle loro luci colpito.
Entriamo nella villetta in costruzione e vi troviamo mappe, documenti e la famosa valigetta che in qualche modo riusciamo a far partire. Ci mancano purtroppo le schede, quindi lasciamo un ricordo lgm minando col panetto di c4.
Ripulita dall'azione la metà alta dell'ao, non ci resta che scendere a sud per ricercare i due obj rimasti: il radar e l'antenna. Nel primo dovremo sostituire un fusibile con uno in nostro possesso, mentre nell'altra é necessario inserire nel circuito una microspia che ci siamo costruiti seguendo le istruzioni della DE. La cosa si fa ulteriormente interessante.
Dalla cima della collina in cui siamo, la carrabile procede verso sud inerpicandosi leggermente attorno ad una ulteriore altura, ma la strada da percorrere è abbastanza da considerare un altri punto di sosta. Dopo aver schivato un paio di fir, buttandoci per l'ennesima volta nei rovi a bordo strada, giungiamo nei pressi di un abitato.
La pattuglia si ferma per un bivacco presso una rimessa semi abbandonata ma presto arriva un ospite a farci visita: un cagnolino, con le corde vocali di un tenore. 45 min siamo stati fermi, e 45 min ha abbaiato, senza osare avvicinarsi oltre qualche metro, per sua fortuna...
Rifocillati ci rimettiamo in marcia, attreversando lesti le poche case sul nostro passaggio.
Nel buio piu completo, tra campi coltivati e villette isolate, il radar auricolare del nostro team leader si attiva, scosso da un suono "è un radar che gira" afferma. La pattuglia ride "è una porta che sbatte col vento" lo schernisce qualcuno.
Fatto sta che, tempo 20mt, ed incontriamo l'obj radar, con la parabola che gira!
Restiamo un po ad osservare, ma l'area pare libera quindi io e lupin ci infiliamo sotto la struttura per trovare un quadro elettrico aperto il quale è possibile sostituire il fusibile. Il led si attiva e l'obj è preso.
Torniamo veloci sui nostri passi, é notte inoltrata e possiamo prendercela comoda visto che ci manca solo un obj e ne approfittiamo per un sonnellino.
Sfruttando le ultime ore di buio, ci dirigiamo verso la parte opposta per trovare l'ultimo obj, a cui giungiamo a luce diurna. Per arrivarci tocca passare da qualche campo di patate e scavalcare una rete, ma la figura dell'antenna si staglia dall'alto di una collina.
Siamo presto su, e mentre gli altri fanno perimetro, io e il cmd raggiungiamo la struttura, sotto la quale si trovano una serie di scatole elettriche con i callsign dei team di interdizione. Estraggo il coltello, svito le viti e rimuovendo il coperchio ne esce un groviglio di fili. Che fare? Fantastico, pensiamo di spelare due cavi ed inserirvi la microspia coi morsetti... Voilà, il led si accende e l'obj è preso. Rischiudiamo veloce e ci allontaniamo.
Una delle modalita di acquisizione obj piu belle che ricordi.
È il momento di raggiungere l'rv prefissato dalla de per l'esfiltro, che dista circa 1,2km dalla nostra posizione... Si, in linea d'aria e senza dislivello per citare qualcuno
Ed infatti tra noi ed il punto di esfiltro si interpone una valle con le coste a strapiombo. Tocca quindi aggirarlo, scendendo fino in fondo alla valle. I campi di patate reclamano il pegno e le gambe di gran parte della pattuglia sono alla frutta, quindi raggiunta la provinciale chiamiamo l'esfiltro.
Si passa ai festeggiamenti, tra nuovi e vecchi amici, premiazioni, foto di rito ed il tavolo lgm che anche stavolta é sempre quello com piu birra.
Ripartiamo in macchina, e non faccio in tempo ad uscire da campli che mi addormento, per destarmi qualche minuto dopo, lasciando il posto al sonno del comandante.
Partiti con le macchine lustre, torniamo con le macchine lerce.... Gonzaloooo!

Tritolo 2ic OVER
Avatar utente
Soft Air Tergeste
Messaggi: 1
Iscritto il: 30/09/2015, 14:38
ASD di appartenenza: A.S.D. Soft Air Tergeste

Re: [MSA] Op. Prometheus Evolution "Titan Fall" - 24h - 19/20 settembre 2015 - Ascoli P.

Messaggio da Soft Air Tergeste » 30/09/2015, 15:14

Debriefing Op. PROMETHEUS EVOLUTION “TITAN FALL” Contro interdizione - S.A.Tergeste

Per prima cosa ci teniamo a ringraziare i ragazzi della Direzione Indians Ascoli per questo splendido evento a cui abbiamo avuto l’onore di partecipare come contro interdizione. Che dire, siamo rimasti veramente stupiti dalla precisione dell’organizzazione e da come il tutto sia filato liscio e senza nessun intoppo. Veramente bravi. Una scenografia di grandissimo effetto (lo SCUD era eccezionale) e un bellissimo e vario campo di gioco, una disponibilità impressionante di jeep e mezzi di trasporto che ha garantito un avvicendamento perfetto tra le varie pattuglie di contro, un campo base con tutte le comodità (wc, acqua corrente, pasti caldi – super apprezzati!) e un’ottima selezione dei team in contro. Mix perfetto per l’ottima riuscita dell’Op. Prometheus.
Su tutto, però, ci teniamo a fare i più vivi complimenti a chi ha gestito la maglia radio. Comunicazioni puntualissime e chiarissime, canale sempre libero per contattare l’HQ, mai una sovrapposizione di ordini… veramente i più sentiti complimenti.

Siamo venuti, da Trieste (un bel viaggio di quasi 1400 km tra andare e tornare), in 10 operatori. Complici impegni lavorativi abbiamo scaglionato la partenza delle 3 auto durante la giornata di venerdì, ma la sera, verso le 23.30, eravamo tutti sull’HQ. Il primo gruppo, arrivato alle 21.30, fa conoscenza con Giulk e riceve le indicazioni sul dove montare le tende. Dopo una pizza in paese ci mettiamo tutti in tenda pronti per l’evento del giorno successivo.

Immagine

Nei giorni precedenti la manifestazione ci è stato chiesto se eravamo disponibili a fornire due capi pattuglia, richiesta da noi subito accettata e che ci ha fatto sicuramente piacere.

Sabato mattina sveglia presto, ci prepariamo e alle 08.00 partecipiamo al debriefing tenuto da Giulk con le ultime indicazioni e raccomandazioni per l’evento che sarebbe iniziato dopo poche ore. Ci mostrano dei fogli A3 con le tabelle dei turni, dei team, dei mezzi… appena viste sembravano incomprensibili poi, grazie alle delucidazioni dei ragazzi dell’organizzazione, ci siamo resi conto di quanto in realtà fossero banali e intuitive. Ci confrontiamo internamente e subito mettiamo in dubbio la tenuta degli orari previsti (cambi turni di 13 team per volta su di un campo così grande con trasporto tramite automezzi… eravamo convinti che si sarebbero accumulati sensibili ritardi)… abbiamo avuto poca fede! Tutto l’evento si è caratterizzato per la grandissima puntualità dei cambi e delle rotazioni, di nuovo un grandissimo plauso allo sforzo organizzativo degli Indians Ascoli e anche a tutti i partecipanti in contro per la serietà e puntualità. .

Immagine

Immagine

Come S.A.Tergeste abbiamo la responsabilità di fornire due capi pattuglia, mentre gli altri 3 brick da 2 operatori saranno sotto il comando di altri club.

Ci dividiamo nel modo seguente

- Capo pattuglia BARBA, team TANGO 13, con Ciccio e 2 operatori BTJO (Iaco e Rafal)
- Capo pattuglia HALO, team TANGO 22, con Fei e 2 operatori TNT (Giancarlo “Leon” e Giuliano)
- Laky e Spina operatori di TANGO 5 con i Tunnel Rats al comando
- Sten e Tara operatori di TANGO 14 con i Zarruele al comando
- Vecio e Gas come operatori di TANGO 18 con i Camshot al comando

Immagine

Di seguito i debriefing dei due team sotto il comando di operatori S.A.T.

DEB TANGO 13

Ore 9:50 in partenza su ZULU 6 per Checkpoint 2. Ore 10:00 inizio game. Il primo turno prevede il presidio del Checkpoint. Stazioniamo lì come ci viene richiesto a scrutare il bel paesaggio nella speranza arrivi qualcuno. Inoltre come, detto da Giulk, mi siedo sui sacchetti di "sabbia" e osservo, peccato fossero leggeri e instabili e si distruggono sotto il mio peso!!! Ahahah, nessun problema, due minuti e tutto torna come prima. Vedo i ragazzi un po’ troppo attivi nell’uscire dal perimetro per scrutare la parte boschiva, li richiamo e capiscono senza troppi problemi che bisogna attenersi alle istruzioni. Rimaniamo stazionari sul punto da presidiare finché, un operatore del team che è andato a cercare un po’ d’ombra a pochi metri dal Checkpoint, sente dei rumori palesi. Lo faccio rientrare e vado a verificare. Faccio una piccola R.A.I. all’indietro per rientrare in sicurezza con Rafa (che mi sorprende conoscendo la procedura che solitamente usiamo nella nostra squadra e ho visto pochi giocatori della contro farla). Rientrati contatto immediatamente la F.I.R. che pochi minuti dopo arriva in loco. Indico il punto e vanno a verificare, ma niente! Probabilmente la squadra è riuscita a filarsela. Successivamente niente da segnalare tranne Ciccio (il mio coppio) che si è fatto fare una foto dove sembra affondare nelle sabbie mobili.

Immagine

Immagine

Rientriamo al campo per il turno di riposo alle ore 12:10. Ora di pranzo. Restiamo in attesa, il pranzo tarda un po’ ad arrivare (cucinare, per 100 e passa persone del turno, non deve essere stato facile). Un pranzo comunque molto buono e molto apprezzato. Appena finito subito ripartiamo per il secondo turno di servizio. Siamo diretti per il turno su l'obj GOLF. Un'antenna radio da presidiare a intervalli regolari per un breve lasso di tempo e tutta una serie di sentieri diretti a questa da pattugliare nel tempo in cui bisogna lasciare sguarnito l’obj. In questo turno abbiamo avuto diversi avvistamenti e scontri, abbiamo richiesto anche alcuni interventi della FIR in nostro aiuto, fino al cambio successivo, lasciando la squadra con un avvistamento a una trentina di metri.


Turno di riposo con la cena. Aspettando la cena scendiamo nel bar del paese per berci una Coca-Cola con ghiaccio (niente alcool durante l'orario di gioco). E' stato come essere in una vera libera uscita. Molto particolare come situazione, ad un evento non ci era mai successo. Cena squisita, si va in doppia, ma anche adesso il tempo per mangiare era stretto e si parte per il turno con la pancia stra piena e bisogna ancora digerire.


Siamo a difesa dell'obj CHARLIE. Scendiamo dal furgone e diamo il cambio all'altro team a difesa e ci vengono passate le consegne. Ci troviamo davanti una scenografia pazzesca!!! Il clou dell'evento!!! Uno SCUD in scala 1:0.8 veramente fantastico. Un vero piacere difendere quell'obj. Partiamo per i tempi di pattugliamento e quelli di stazionamento. Abbiamo tre ingaggi di varia durata, il terzo durante un cambio turno. Veniamo riportati alla base e via in tenda a dormire il più possibile prima del turno successivo. Qui faccio affidamento sul compagno di tenda per la sveglia (non l'avessi mai fatto!!). Sveglia che doveva essere 25 minuti prima della partenza come il solito e invece mi trovo ROZILLA fuori dalla tenda che mi cercava per l'inizio turno!!! Come un fulmine mi precipito fuori e tempo 15 secondi sono pronto e sveglio gli altri. Questo ha portato a un ritardo al cambio turno di 15minuti circa e ci dispiace. Prossima volta due sveglie!

Immagine


Ora tocca ai missili, Obj BRAVO, con l'orario più infame di tutti, dalle 02:00 alle 06:00. Non finiva più, nessun rumore, nessun avvistamento e nessuno ha minato. Però la controinterdizione è anche questo e bisogna farlo seriamente e fino in fondo per permettere all'interdizione di divertirsi e permettere la buona riuscita dell’evento.
Rientriamo dopo il cambio e di nuovo a dormire. Ci svegliamo con calma, facciamo colazione e si inizia lo smontaggio delle tende in attesa del fine gioco. Ho avuto la fortuna di avere come compagni di squadra Iaco e Rafal che sono sempre stati precisi e puntuali, due ragazzi seri e preparati.

Enrico “BARBA”, 1ic TANGO 13

DEB TANGO 22

I turno, 12.00 – 14.00, obj FOXTROT. Mezzo: ZULU 7
Le prime due ore siamo allocati in HQ avendo il primo turno di pattuglia che inizia alle 12.00, non male, un po’ di relax prima di iniziare a “ballare”. Subito dopo il debrifing di Giulk facciamo conoscenza con i due operatori dei TNT che faranno squadra con noi per le prossime 24 ore, Giancarlo e Giuliano. Prima di descrivere i fatti salienti che abbiamo vissuto durante l’evento voglio ringraziare entrambi, sia Giancarlo che Giuliano, per la disponibilità dimostrata. Sappiamo tutti che definirli veterani del soft air è riduttivo, ma fa sempre enorme piacere vedere come giocatori con la loro esperienza si calino perfettamente nella parte assegnata e siano disposti a collaborare secondo quanto previsto dal book con operatori molto più giovani di loro. Ovviamente è stato estremamente facile il compito di comandare il team tanto più che tutte le decisioni e procedure per i vari assegnamenti li abbiamo decisi insieme in pochi minuti. Perciò ringrazio entrambi ancora una volta anche per le belle chiacchierate fatte e per il tempo trascorso insieme.
Il primo compito che ci spetta è il presidio dell’obj FOXTROT e il pattugliamento dei sentieri circostanti. Arriviamo in orario a dare il cambio al team che ci precedeva che ci passa le consegne. L’obj è una villetta in costruzione con all’interno dei computer, mappe e casse di munizioni. Decidiamo di organizzare il turno presidiando per una decina di minuti l’obj e di muoverci sull’unico sentiero disponibile per una ventina di minuti, così per tutto il tempo. Complice il fatto che l’obj si trova in una parte centrale del campo non abbiamo nessun contatto né nessun avvistamento nelle prime due ore, almeno ci siamo goduti il bellissimo panorama. Con precisione svizzera, alle 14.00, riceviamo il cambio e torniamo in HQ dove ci aspetta il pranzo, buonissimo e molto apprezzato

II turno, 17.00 – 20.00, FIR 2. Mezzo: ZULU 4

Dopo tre ore scarse passate in HQ ci prepariamo per il turno di tre ore come forza di intervento rapido. Montiamo servizio su ZULU 4 e ci dirigiamo nella zona assegnata. Giriamo un po’ con la jeep e dopo circa un’ora riceviamo la prima chiamata per intervenire sull’obj GOLF. Ci dirigiamo a tutta velocità sul punto, ma al nostro arrivo la pattuglia di interditori è già stata catturata, un due chiacchiere e ripartiamo. Riceviamo varie chiamate, ma tutti gli interventi o sono tardivi, o l’interdizione è brava a sganciarsi oppure sono falsi allarmi. Avvistiamo in lontananza varie pattuglie di interditori, ci schieriamo in checkpoint improvvisati su incroci strategici per costringere gli interditori a cambiare direzione di marcia e proseguiamo l’attività di pattugliamento sul mezzo. Giunti quasi alla fine del turno senza nessun ingaggio ci segnalano da Spartan Base (ancora vivi complimenti per la gestione della maglia radio durante tutto l’evento!) la presenza di interdizione sulla strada asfaltata. Ci fiondiamo sul punto indicato e ingaggiamo due interditori che riescono a rompere l’ingaggio e a fuggire. Alle 20.00 ci dirigiamo verso il campo base. Al rientro ci aspetta un’ottima cena.

III turno, 23.00 – 02.00, CHECKPOINT 2. Mezzo: ZULU 9
La jeep ci deposita, sempre in perfetto orario, su Checkpoint 2, un punto strategico segnalato da un faro alimentato da un generatore all’incrocio tra due strade e nelle vicinanze di un piccolo fiume. Il punto è caratterizzato da un grande pratone su un lato, che sale fino a delle colline poco distanti, e dal fiume in secca che corre sul lato opposto, ricco di vegetazione.

Ci schieriamo a presidio, mantenendo sempre almeno una torcia accesa, rimanendo, come da ordini, statici sul Checkpoint. Il turno passa tranquillo senza nessun ingaggio, abbiamo solo dei contatti visivi (probabili visori o torce rosse sulle colline davanti a noi) che però non si avvicinano, complice il fatto che il faro posizionato sull’obj mette in guardia le possibili pattuglie di interdizione.
Finiamo il turno e veniamo recuperati dai mezzi che ci riportano in HQ. Filiamo subito in tenda per dormire un paio d’ore in vista del turno dell’indomani mattina

IV turno, 06.00 – 10.00, obj CHARLIE. Mezzo: ZULU 6
Come al solito ci prepariamo con largo anticipo e alle 06.00 siamo depositati presso CHARLIE a dare il cambio ai ragazzi che l’hanno presidiato durante la notte. Ci passano le consegne e ci segnalano che sull’obj pare siano passate pochissime squadre e che la zona è molto calda, perciò di prepararci a possibili scontri. Ragazzi, che dire di CHARLIE? Wow! Scenografia incredibile. Ci troviamo davanti a uno SCUD praticamente a grandezza reale, rifinito nei minimi particolari. Veramente complimenti!

Immagine

Ci organizziamo di stazionare in zona SCUD una decina di minuti per poi spostarci per i successivi 15 minuti lungo la carrabile che passa a fianco, facendo una volta il sentiero in salita per fermarci a qualche centinaio di metri e una volta il sentiero in discesa, stazionando alla fine della discesa davanti una casa privata lì presente.
Dopo il primo giro, rientrando sull’obj vediamo un operatore dell’interdizione vicino al mezzo. Ci avviciniamo velocemente e questo si arrende in quanto la sua asg non funzionava. Lo prendiamo in custodia, ci disponiamo a difesa cercando il resto del team e dopo qualche minuto anche il suo coppio si arrende (era a pochi metri da noi, probabilmente vistosi in inferiorità numerica ha preferito non ingaggiare). Gli operatori sono di SPARTAN 2, dopo aver aggiornato l’HQ ci comunicano di tenerli fermi una decina di minuti e poi liberarli.
Proseguendo i pattugliamenti vediamo vare squadre di interditori che si muovono in prossimità. Sul nostro sentiero passa spesso una jeep delle FIR che indirizziamo verso le zone calde per cercare almeno di infastidire i vari team in attacco.
Dopo un ulteriore passaggio nella zona obj intravediamo degli operatori, apriamo il fuoco ma questi si sganciano e scompaiono.
Nelle varie ronde che facciamo, circa a metà del turno stazioniamo ai piedi della discesa a circa 300 metri dall’obj che non è in vista. Dalla parte opposta, lungo la strada, vediamo un gruppo di operatori che camminano, convinti sia controinterdizione li salutiamo dalla distanza ma questi, appena ci vedono, partono per ingaggiarci. Erano interdizione! Lo scontro si risolve in poco tempo a nostro favore poiché eravamo ben appostati dietro a delle coperture e la squadra attaccante ci ha caricato in campo aperto, una piccola Balaclava… Prendiamo i nominativi, SPARTAN 4, li abbiamo intercettati mentre stavano esfiltrando. Contattiamo il comando e li lasciamo andare.
Continuiamo a pattugliare la zona e secondo gli ordini ricevuti allunghiamo i turni in cui rimaniamo distanti dall’obj per facilitare i team di interdizione. Quando manca ormai neanche un’ora alla fine del turno e dell’evento passiamo per lo SCUD a controllare se qualcuno ha fatto l’obiettivo (durante le quattro ore di nostra competenza vari team l’hanno minato o recuperato la card, bravi!) e mentre siamo schierati intorno al camion vediamo un gruppo compatto di persone salire candidamente per la strada. Anche qui non apriamo subito il fuoco convinti che possa trattarsi di FIR o altra contro, invece si palesano come interditori. Inizia un lungo conflitto a fuoco e purtroppo la FIR non è disponibile, complice il fatto che abbiamo potenziali contatti anche nella direzione opposta e pertanto almeno uno dei nostri deve presidiare anche quella zona, uno a uno veniamo colpiti e il team, SPARTAN 8, può prendere l’obiettivo.
Si fanno le 10.00 e sgomberiamo il bellissimo obj CHARLIE e torniamo alle tende dove sistemiamo le cose, smontiamo le tende e ci laviamo alla meglio prima del pranzo e del (lungo) viaggio di ritorno.

Lorenzo “HALO”, 1ic TANGO 22

Immagine

CONSIDERAZION

Come detto all’inizio grazie ancora per questo bellissimo evento. L’organizzazione è stata impeccabile sotto tutti i punti di vista e non possiamo far altro che rinnovare i nostri complimenti e sperare di incontrarci a breve ad un prossimo evento. È bello vedere e conoscere tante persone che vivono e giocano il soft air così come lo intendiamo noi e questo CIRCUITO è sicuramente il movimento aggregante e più rappresentativo. Ha pagato anche il lavoro di selezione delle squadre di contro perché a quanto abbiamo potuto vedere tutti gli operatori si sono calati nel ruolo, hanno seguito le istruzioni e sono sempre stati puntuali.

Grazie ancora, alla prossima S.A.Tergeste

Immagine
McMirko
Messaggi: 33
Iscritto il: 23/02/2015, 20:21
ASD di appartenenza: A.S.D. Battlemech

Re: [MSA] Op. Prometheus Evolution "Titan Fall" - 24h - 19/20 settembre 2015 - Ascoli P.

Messaggio da McMirko » 30/09/2015, 23:50

Pazzo Mavericks ha scritto:Eccomi qui, cosa dire? Per noi Mavericks è stata una vittoria ed un  grande onore aver partecipato ad un evento del "Circuito", il battesimo più bello non poteva che chiamarsi Prometheus.
Per chi non lo sapesse la nostra associazione ha appena 2 anni di vita, abbiamo partecipato solo a tornei FIGT, quindi siamo abituati a determinate cose tipo l'omino denominato arbitro e a tempi di ingaggio, quindi provare una 24h senza queste cose ci ha lasciati un pò spiazzati. Inizialmente ero un pò titubante, pensavo alle varie scorrettezze e ai casini che potevano accadere senza una figura che controllasse, però poi ho pensato <sto giocando nel circuito, è tanto rinomato per la qualità delle squadre> e non appena ho avuto il primo ingaggio tutti i pensieri che mi bloccavano sono spariti, finalmente abbiamo passato 24h di gioco senza arbitri e senza disonesti, un fine settimana pulitissimo e pieno di divertimento. Mi dispiace solo di aver avuto uno screzio la notte con la contro avanti allo Scud (altra cosa mostruosamente bello), noi non sapevamo della possibilità di ripiegare e chiudere l'ingaggio. Infatti un consiglio che do ai "vecchi"...per voi determinate cose sono consolidate e scontate, ma se invitate team nuovi un regolamento non guasterebbe o un indottrinamento.
Una cosa troppo troppo troppo troppo bella è stata la libertà di movimento e il tempo infinito per gli obj. Avere la possibilità di fare una recon senza avere la preoccupazione dell'orologio ci ha fatto immedesimare molto di più nella parte operativa. Tutti i miei ragazzi sono rimasti soddisfatti e io pure, sono riuscito a testare metodi e persone che in una competitiva non avrei mai potuto fare. Spero ci saranno altre occasioni, così da poter avere la possibilità di giocare ancora con voi. Un abbraccio a tutti... Pazzo.
Bellissime parole.
sampei camshot
Messaggi: 1
Iscritto il: 28/09/2015, 20:53
ASD di appartenenza: camshot asd

Re: [MSA] Op. Prometheus Evolution "Titan Fall" - 24h - 19/20 settembre 2015 - Ascoli P.

Messaggio da sampei camshot » 02/10/2015, 21:06

DEB TANGO 2

Un po’ in ritardo scriviamo questo piccolo debriefing per descrivere la nostra esperienza in controinterdizione.
Che dire… innanzitutto dobbiamo ringraziare Giulk che ha organizzato tutto in maniera praticamente impeccabile, non un dubbio su cosa fare, su dove andare o problemi di comunicazione col comando. Tutti sapevano cosa fare e quando farlo in autonomia.
Un secondo ringraziamento va a Junior, il nostro capopattuglia e membro degli Indians che ci ha guidato durante queste faticose 24 ore, sempre pronti all’azione ma con quel pizzico di ironia che non guasta mai
Dopo l’arrivo in tarda nottata di venerdì si parte con l’alzataccia di sabato mattina per partecipare a un breve ma esauriente briefing. Poi tutto comincia con il primo turno in FIR: la nostra unità (Tango 2) è addetta al pattugliamento delle strade nella parte prevalentemente a est e centrale del campo.
Dopo pochi minuti capiamo che non sarà un turno di riposo, quando siamo richiamati dai ragazzi a guardia del checkpoint sul torrente per un sospetto contatto attorno alla loro posizione.
Scendiamo dal fuoristrada e cominciamo una ricerca a tappeto nei dintorni del checkpoint, che tuttavia si rivela infruttuosa: purtroppo la chiamata arrivata nel momento sbagliato (eravamo dall’altra parte del campo) ha allungato troppo i tempi e la squadra di interdizione si era probabilmente già sganciata.
Riprendiamo il pattugliamento, e veniamo rapidamente richiamati dai ragazzi su Alfa (il ponte sul torrente) per contatti multipli. Scopriremo durante il turno che molte squadre hanno scelto di partire da questa parte del campo e che alfa sarà uno degli obiettivi più “gettonati” di queste prime 2 ore di gioco.
A fine turno abbiamo contato 5 interventi di cui 4 su un singolo obbiettivo, una partenza quantomeno frizzante!
Il secondo turno è stato invece speso a guardia della postazione radio: cominciamo subito con i ragazzi a cui diamo il cambio che ci avvertono di movimenti sospetti nei dintorni. Decidiamo di tenere comunque un comportamento non aggressivo e di mantenere la nostra routine di pattugliamento, finchè non vediamo due figure muoversi in un campo alla base della collinetta su cui è posizionata la torre radio… corriamo verso la stazione e cominciamo a ripulire i dintorni. Di nuovo nulla, se la squadra che abbiamo visto è ancora nei dintorni si è nascosta molto bene. Dopo una decina di minuti di rastrellamento dell’area circostante riprendiamo il pattugliamento, e concluderemo il nostro turno senza altri incontri con le interdizioni (nonostante abbiamo verificato che almeno due squadre siano passate dalla stazione radio con esito positivo).
Dopo la cena ci tocca il turno all’obbiettivo missili. Veniamo portati in loco in piena notte, senza luna. I ragazzi a cui diamo il cambio ci danno le consegne e partiamo. Dopo un quarto d’ora di camminata lungo una carreggiata dispersa nel nulla arriviamo al gruppo di case e stalle che ospita l’obbiettivo.
Il setting è quantomeno inquietante, partono le prime battute su eventuali apparizioni del “Mostro di Campli”.
L’obbiettivo è esattamente sopra alla “Prigione”, dove sentiamo continuamente rumori riconducibili a ingaggi e vediamo frequentemente la luce del faro accendersi. Non mentirò dicendo che ci prudevano un poco le mani e la voglia di scendere a dare una mano era tanta!
Il turno si è rivelato senza sorprese, almeno fino agli ultimi 5 minuti di stazionamento: ritornando durante il pattugliamento verso i missili (segnalati per la notte con un cyalumen) vediamo il cyalumen sparire e riapparire per 3 volte, segno che qualcuno (o qualcosa) si stava muovendo nei dintorni. Corriamo verso la luce e apriamo il fuoco, ma chiunque fosse nei dintorni è stato bravo a dileguarsi in tempi molto rapidi. Concludiamo il turno e torniamo per 3 ore di meritato riposo.
Ci svegliamo (non dell’umore migliore, lo ammetto) alle 01:30 di domenica per prepararci all’ultimo turno: ci tocca nuovamente la FIR, ma stavolta nell’altra zona del campo.
Partiamo con un giro di controllo per gli obbiettivi che dovremo pattugliare, e alla verifica che fosse tutto a posto ci siamo appostati al centro della nostra zona in attesa di richieste di soccorso dagli obbiettivi.
Sfortunatamente per noi queste richieste non arriveranno, e il turno si concluderà alle 6:00 senza sorprese.


DEB TANGO 18

Mentre per i nostri compagni di squadra l’avventura inizia alle 10.00 , io e Gazzo attendiamo al campo base due orette prima di entrare in turno.
I momenti al campo base scorrono veloci tra qualche risata con gli altri ragazzi e qualche momento di riposo in tenda.
Alle 12.00 si parte con il primo turno: saremo in FIR ed in compagnia del Vecio e Gas dei SAT, due ottimi compagni di avventura!!
Il comando ci assegna qualche lavoretto da fare come il trasporto di una valigetta, contenente un pc, che dobbiamo spostare nel corso del nostro turno da un obiettivo all’altro.
Montiamo quindi sulla jeep con i nostri compagni del SAT e ci dirigiamo su DELTA per posizionare la valigetta.
Quando arriviamo nei pressi della rampa missilistica seguiamo le istruzioni che ci hanno fornito al campo base posizionando la valigetta dove concordato ed iniziamo a pattugliare l’area.
Ad un tratto arriva la richiesta di intervento FIR su un obiettivo vicino.. il comando da l’ok per procedere e ci mettiamo subito in marcia.
Arrivati nei pressi del luogo dove sono posizionate le antenne non notiamo nessun movimento: probabilmente gli interditori, sentendo il rumore della jeep, si sono dileguati oppure si sono congelati in attesa che riprendessimo il nostro giro.
Ormai sono le 13.00 passate e dobbiamo tornare a recuperare la valigetta per portarla nell’obiettivo successivo prima di smontare dal turno, e così facciamo senza avere nessun contatto o chiamata.
Il secondo turno prevede il pattugliamento dell’obiettivo ALPHA: un ponte da minare.
Per tre orette percorriamo la strada che attraversa il ponte senza avere il minimo contatto: sappiamo infatti, dai racconti di altre squadre della contro, che molte squadre sono già passate!
Il turno si chiude senza sorprese e, all’arrivo al campo base, c’è una bella cena che ci aspetta! Niente di meglio!!
Alle 23 siamo pronti per andare a pattugliare l’obiettivo dove è situato lo SCUD.
Avevamo già visto il mezzo nel giro della mattina in FIR ma vederlo di notte è davvero uno spettacolo.
Siamo tutti elettrizzati e speriamo di avere qualche ingaggio: tante squadre non sono ancora passate.
Ogni tanto sentiamo qua e là qualche rumore ma, andando ad illuminare con la torcia, non troviamo nulla.
Percorriamo diverse volte la carrabile che costeggia per un bel pezzo una recinzione sino a quando non sentiamo dei passi oltre la rete: ad un tratto tutti e quattro ci allertiamo ed iniziamo ad illuminare nella direzione dei rumori percepiti.
La vegetazione è fitta ed alta e non ci permette di capire cosa stiano facendo le persone dall’altra parte: per infastidirli spariamo anche qualche breve raffica all’orizzonte nel nulla.
Provando a trovare un varco all’interno della vegetazione ci rendiamo conto che i passi sentiti erano di animali al pascolo e non di persone (il VECIO aveva ragione: qualche dubbio lui lo aveva avuto subito!!!)
Il turno si chiude senza avvistamenti e torniamo al campo base per un riposino.
Quando ancora è notte ci svegliamo per iniziare l’ultimo turno: andremo a presidiare uno dei due check point.
Arriviamo sul posto che è ancora buio ma ben presto i raggi del sole illuminano il meraviglioso paesaggio che si apre intorno a noi.
Dopo circa un paio d’ore, vediamo uscire da un angolo di bosco sei operatori: vogliono forzare il check point e ci riescono senza particolari problemi infatti siamo tutti e quattro colpiti; li vediamo andarsene in fretta e furia (anche perché l’ora dell’esfiltrazione si avvicina sempre di più).
Non passa nemmeno un’ora ed iniziamo a sentire rumori che si avvicinano alla nostra posizione: si tratta di una pattuglia che sta percorrendo il torrente.
Da lì a poco parte uno scontro e ne risultiamo vincitori: li tratterremo qualche minuto, giusto il tempo per due battute e quattro risate, poi, una volta rilasciati, li vediamo scomparire.
Da quel momento fino alla fine dell’evento non abbiamo più nessun contatto.
Alle 10 circa passa il mezzo che ci carica e torniamo al campo base.

CONCLUSIONI

Possiamo dire di aver partecipato ad un evento davvero ben organizzato perché dal nostro punto di vista non ci sono stati problemi od intoppi.
Dall'allestimento del campo base, alle comunicazioni, alla scelta delle squadre partecipanti, alle meravigliose scenografie, al book ed alla storia inviata alle squadre, tutto è stato curato in maniera impeccabile.
In ultimo ma non meno importante, l’aria che si respira in questi momenti passati insieme è sempre piacevole: cordialità e rispetto sono due caratteristiche che più rispecchiano le persone che frequentano questo tipo di eventi.

Un grazie di cuore a Giulk e tutti gli Indians per averci invitato e regalato due giorni bellissimi, speriamo di rivederci l’anno prossimo!

Andrea
Camshot Asd
Sal
Messaggi: 18
Iscritto il: 23/02/2015, 13:16
ASD di appartenenza: Wolflings SoftAir Milano

Re: [MSA] Op. Prometheus Evolution "Titan Fall" - 24h - 19/20 settembre 2015 - Ascoli P.

Messaggio da Sal » 10/10/2015, 9:21

OPERAZIONE PROMETHEUS
Debriefing SPARTAN 14

Sal, Zanza, Cristiano e Stefano: siamo noi i 4 che partono per questa nuova avventura, dopo le defezioni improvvise dei due compagni per problemi di lavoro.
Sono le 6:00 del 18 Settembre quando ci ritroviamo sotto casa di Zanza.
Si inizia a caricare tutto in una macchina, partenza prevista per le 6.30, ma come sempre si sa che si perde tempo e alla fine lasciamo il parcheggio alle 7:00 con l’ intenzione di arrivare a destinazione per ora di pranzo.
Il viaggio è scorrevole: un pò di traffico sulla tangenziale Milanese, ma in autostrada si viaggia bene e la giornata è calda e serena, e tra una cazzata e l’ altra il tempo vola.
Abbiamo prenotato insieme agli amici “Stealth team” in un agriturismo a Sant’ Onofrio,il “Godere agricolo”, con "piscina"... Favoloso non potevamo trovare di meglio.
Arrivo ore 12.30, perfetto! Un posto calmo e accogliente, temperatura da piena estate,con tavoli apparecchiati sotto alberi di ulivo,tutti all'unisono abbiamo deciso di pranzare sul posto.
Mentre noi gustiamo le specialità della casa, e ci deliziavamo con un ottimo vino prodotto dal proprietario dell'agritusmo, già immaginavamo il pomeriggio tra tuffi, scherzi in piscina.
Sembrava di essere in vacanza,ma nel tardo pomeriggio Sal ci richiama all'ordine per un briefing sulla missione.
Poco dopo vediamo sbucare Massimo dei Stealth Team,con il suo team,e anche loro a lavoro con ultimi dettagli.
Inutile dire che ci siamo fermati in agriturismo anche per cena, ma questa volta in un tavolo più numeroso e divertente con gli Stealth team, e con i “Lupi grigi” nel tavolo accanto. Serata piacevolissima che ha smorzato la tensione per quello che ci sarebbe aspettato il giorno successivo, e dopo un ultimo brindisi e qualche altra battuta con la proprietaria dell’ agriturismo, si va a letto per recuperare le forze che di sicuro serviranno nei sali-scendi che quel campo studiato in cartina ci avrebbe riservato.
Sveglia ore 7:00 e, dopo aver fatto una colazione abbondante e sistemato l’ attrezzatura in macchina, ci dirigiamo verso il punto di infiltrazione pianificato già da tempo, ad est del campo. Arrivati a Cesenà cerchiamo un punto dove lasciare l’ auto per le prossime 24 ore, proprio lì vicino a dove inizierà la nostra missione.
Ultimo controllo all’ attrezzatura,zaino in spalla, l’ adrenalina che aumenta e si parte!
Check radio : Sal (01), Zanza (02), Cristiano (03) e Stefano (04).
La nostra pianificazione prevede,visto l’impossibilità di dividerci in più gruppi dato che siamo solo in 4, l’ infiltrazione da questo punto per portarci subito su Zulu Hotel, dove dai nostri studi con foto satellitari ecc della AO, abbiamo individuato antenna radio tv nell'area stabilira.
Cercando di identificare i vari OBJ delle varie aree,ad oggi possiamo dire che ne abbiamo affermati 4,non male!
Pronti e via: si inizia già a salire e di certo il caldo e il terreno duro non aiutano!
Dopo circa un’ ora raggiungiamo il confine a nord est di Zulu Hotel, e dopo un breve breafing decidiamo di dividerci in due coppie per avere una più ampia visuale sull’ area: 01 e 02 hanno proseguito verso il laghetto posto a nord ovest, mentre 03 e 04 tenendosi esterni all’ AO hanno raggiunto i due piloni che costeggiano il sentiero diretto alle case nei pressi di quella che pensavamo fosse l’ antenna trasmissioni radio. Le posizioni acquisite ci hanno permesso di avere conferma su quelle che erano le nostre intuizioni: ai nostri occhi si presenta un’ installazione radio su un costone a 80 mt circa da un casolare, pattugliata da più operatori. Dopo un confronto via radio tra le due coppie abbiamo constatato che la posizione migliore per effettuare la ricognizione é quella raggiunta da 01.
Una volta ricongiunti tutti cerchiamo una posizione adeguata per effettuare la recon e compilare la Range Card. Dopo aver monitorato gli spostamenti e le tempistiche della contro interdizione,pianifichiamo l’azione :01 e 02 mantengono una posizione tale che permette di vedere esattamente quando la contro lascia l’obj per dirigersi verso ovest mentre 03 e 04 corrono a posizionarsi in un boschetto esattamente 40 mt proprio sotto l’antenna.
La zona è molto scoperta quindi bisogna muoversi velocemente e non permette un’azione diretta,di conseguenza 03/04 devono attendere ben nascosti il rientro della Contro verso l’obj prima di poter agire.
Passano circa 15 interminabili minuti,poi da 01 arriva la comunicazione:”la contro si allontana,avete 15 minuti,go!go!go!”
In realtà i minuti utili sono meno,quindi 03 e 04 affrontano una salita di 40 mt molto ripida, ma si sa che l’adrenalina aiuta e giunti sotto l’antenna 03 controlla la zona mentre 04 apre la cassetta e, memore delle informazioni in nostro possesso,”spella” i cavi del circuito e collega la nostra microspia. Il nostro led si accende mentre quello del circuito originale rimane acceso,ottimo lavoro, richiudiamo la cassetta e giù di corsa con il cuore in gola riusciamo a raggiungere 01 senza che la contro si accorga di nulla.
Dopo aver trovato una zona adeguata facciamo il punto della situazione e cartina alla mano troviamo il percorso che ci porterà verso Zulu Golf.
Ad essere sinceri il campo risulta più duro rispetto alle aspettative, tanti saliscendi e terreno molto duro e trovare la strada più adatta non è una cosa semplice, se poi ci si mette pure il camelback di 03 che perde inzuppandogli mezzo zaino il cammino non risulta una passeggiata.
Dopo una veloce pausa per recuperare le forze e mangiare qualcosa raggiungiamo l’area di Zulu Golf, l’area è vasta e sgombra di vegetazione ideale per effettuare una recon in sicurezza,di conseguenza decidiamo di avanzare compatti. Mentre seguiamo una striscia di pochi metri di vegetazione alta che costeggia un campo arato,03 si accorge di una pattuglia di Contro di 5 operatori che cammina su un sentiero a circa 30 metri e dà l’allarme agli altri:pericolo scampato? Sembrava… un rumore ha attirato la pattuglia che senza farsi vedere ci ha attaccato proprio dalla striscia di vegetazione.
L’istinto, soprattutto dopo anni di gioco, aiuta a fare la cosa giusta quasi sempre e di conseguenza mettiamo in atto la tattica (non scritta) della finta fuga: 01 e 04 si danno alla finta fuga attirando su di loro il fuoco mentre 02 e 03 si “congelano” sul posto. 04 non riesce a scappare e 03 viene abbattuto subito,ma 02 riesce a tenersi nascosto in un’ avvallamento del terreno e a mano a mano che gli operatori ostili si affacciano dal boschetto lui ne abbatte uno dietro l’altro mentre 01, facendo un giro largo, riesce ad eliminare l’ultimo ostile rimasto.
Ce l’abbiamo fatta, l’ area è sgombera e abbiamo pochi minuti per raggiungere la cigolante postazione radar, dove 04 scambia il fusibile rosso con quello giallo. Altro obj acquisito,e affrontiamo l’ennesima salita il più in fretta possibile direzione ovest.
In tarda serata come previsto, verso le 21:00, ci ritroviamo a 100 mt a ovest in vetta di Zulu Delta, dove consumiamo un pasto caldo e ci riposiamo un pò; siamo a 30 metri circa dalla strada principale che dalla vetta scende verso il centro dell’area, la strada è molto ma molto trafficata da pattuglie e mezzi che fanno la spola su gli obj, e anche le varie luci che si vedono più in giù ci confermano quant’ è “calda” .
Incominciamo la discesa, visore e telecamera termica montate, la strada è di ciottoli quindi molto rumorosa.
Non ci spieghiamo tutt’ora come sia successo, fatto stà che un fascio di luce di una torcia spunta da un sentiero che si unisce da sinistra alla strada principale: la distanza è troppo breve per tentare una fuga e nel cercare riparo 01 e 02 allertano la contro con un rumore in mezzo alla vegetazione. 03 e 04 sono sdraiati a pochi metri dall’incrocio coperti sulla sinistra da vegetazione abbastanza fitta da non permettere ai colpi avversari di andare a segno. Purtroppo 01 e 02 non avendo avuto il tempo di nascondersi bene di conseguenza vengono eliminati quasi subito.
La situazione è di stallo:03 riesce ad eliminare un operatore che utilizza la torcia strobo per annientare l’utilizzo di visori; vedendo che per parecchi minuti la contro non si muove minimamente per cercarci, prendiamo la decisione di muoverci per tentare di risolvere la situazione, ma appena ci affacciamo all’incrocio prima 04 e poi 03 vengono colpiti.
La delusione è molta, forse potevamo agire in maniera differente, fatto stà che la contro comunica al Comando:”abbiamo fatto prigionieri Spartan 14, rimaniamo in attesa di comandi”… vuoi che Giulio non ne approfitti di avere i Wolflings come prigionieri?! Infatti come non detto: “qui comando,rimanete in attesa di un mezzo, spartan 14 verranno interrogati”. Un sorriso spunta sulle nostre facce, sorriso un pò amaro per esserci fatti beccare, ma ci prepariamo subito a calarci nella storia della nostra copertura.
La nostra copertura consiste nell’essere un gruppo di cacciatori italiani che hanno pagato una reale compagnia che offre possibilità di caccia negli stati dei Balcani, compresa la Bosnia, di cacciagione grossa come orsi e cervi. Abbiamo preparato una documentazione che comprende la stampa del sito ufficiale dell’associazione, il calendario di caccia, un contratto firmato e una copia per ognuno di noi di una vera licenza di caccia.
Il mezzo arriva e dopo averci incappucciato inizia il viaggio verso la prigione, l’adrenalina sale perchè, pur sapendo che resta sempre una simulazione, l’interrogatorio mette sempre un pò di ansia a tutti.
Appena arrivati e fatti scendere dal mezzo, una voce (che riconosciamo) ci fa mettere in fila indiana, poi ci fa camminare per qualche metro per poi farci mettere con le mani contro un muro, uno a pochi metri dall’altro per poterci perquisire.
Iniziano le domande su chi fossimo e sul perchè della nostra presenza, ma noi fingendoci spaventati e increduli della situazione riusciamo a tenere la copertura.
Ma forse non vedendoci in difficoltà, la “voce” ci fa spostare uno a diversi metri dall’altro per interrogarci separatamente, e qui cadiamo in qualche discrepanza sul racconto del viaggio e il mezzo per raggiungere la Bosnia, ma fingendoci frastornati e impauriti per essere stati rapiti riusciamo a mantenere completamente la copertura ed arriva l’ordine di toglierci i cappucci: sospiro di sollievo, lavoro ben fatto, e Giulio ci fa i complimenti per la storia da noi preparata.
Tempo di due chiacchiere e di un caffè e ci rimettono sul mezzo per riportarci in qualche zona del campo ,ma purtroppo non una zona qualunque ma esattamente poco a nord/ovest di Zulu Golf; in pratica ci ritocca partire quasi dall’inizio e molto lontano dall’ itinerario che stavamo seguendo e per di più l’orario non gioca a nostro favore perché sono già circa le 03.00 del mattino.
O2 trova la strada più diretta per portarci sul punto che dovrebbe corrispondere alla prigione, il sentiero è impervio e molto ripido, e farlo di notte non è molto semplice. Appena giunti nei pressi dell’ area ed effettuata una recon, capiamo che abbiamo ragione: è la prigione.
Stà per sorgere il sole e decidiamo che dobbiamo agire, 01 rimane esterno alla recinzione dell’edificio per monitorare il movimento della contro mentre gli altri entrano dal cancello. Appena entrati dal cancello, un lampeggiante si mette in funzione, sicuramente attivato da un sensore che anon avevamo notato, che fa allarmare le guardie. Tanto per non farci mancare niente, arriva un mezzo con su qualche operatore di contro, sicuramente per effettuare il cambio di guardia. Di conseguenza 03 si posiziona sul bordo rete coperto dalla siepe e si occupa di coprire il cancello d’ingresso mentre 02 e 04 avanzano verso l’edificio: la contro che cercava di entrare viene eliminata e 02/04 prima di essere colpiti ne riescono ad eliminare due in difesa del obj.
Tanto per non bastare viene chiamato in supporto il mezzo della FIR e questa volta è 01 che risolve la situazione arrivando dall’esterno, da dove nessuno se lo aspettava, e con un fuoco incrociato con 03 riesce ad eliminare la FIR per poi convergere sull’edificio ed eliminare l’ultimo ostile.
Da non credere, noi in 4 riusciamo ad eliminare un totale di 9 ostili, la fortuna di certo ma anche la rabbia fa la sua parte, fatto stà che recuperiamo il materiale dell’obj e ci allontaniamo dalla zona.
Consultandoci purtroppo ci rendiamo conto che il tempo ormai è agli sgoccioli e andare in cerca dello SCUD vuol dire saltare di certo la finestra in tempo per l’esfiltrazione. Di conseguenza decidiamo di dirigerci verso il covo di Ibrahim in Zulu Foxtrot dove il segnale indica la presenza della valigetta. Riusciamo a trovare il percorso seguendo un letto di un fiumiciattolo per poi salire (e che salita) in direzione dell’obj. Dopo una recon zona libera,entriamo nel covo dove troviamo la cartina con tutti i punti segnati e la valigetta: ovviamente con una tessera solamente la valigetta non può funzionare, identifichiamo l’ ubicazione dei vari obj ma soprattutto del missile SCUD aumenta di certo lo sconforto. Era il nostro OBJ primario insieme all'antenna.
Ma prima di abbandonare l'obj,abbiamo minato con un panetto di c4,una piccola soddisfazione tanto per essere arrivati e confermare il nostro passaggio.
La nostra missione può considerarsi conclusa e ci incamminiamo verso il pinto di esfiltrazione, consapevoli che non tutto è andato secondo i piani. L’essere in 4 ha precluso di dividerci e l’essere fatti prigionieri ha rallentato non di poco la nostra missione. Ma a tutto questo ci penseremo nei prossimi giorni, ora ci aspettano tante facce amiche al comando e tante facce “nuove” con cui condividere emozioni, avvenimenti, sorrisi, stanchezza e spirito di fratellanza…tutte cose che solo il nostro sport, la nostra passione, sa darci!
Inutile dire che ringraziamo tutta l’organizzazione, Giulio in particolare, e tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo, a cui vanno i nostri più sinceri complimenti.
E che dire: arrivederci alla prossima avventura!!!!

WOLFLINGS MILANO
Wolflings Milano
Nik
Messaggi: 3
Iscritto il: 30/09/2015, 14:00
ASD di appartenenza: Seal Team sac

Re: [MSA] Op. Prometheus Evolution "Titan Fall" - 24h - 19/20 settembre 2015 - Ascoli P.

Messaggio da Nik » 12/10/2015, 22:43

Scusate il ritardo......

Qui di seguito il debriefing della Spartan 10.
Il tutto inizia con un analisi approfondita del territorio con relativa possibilità di posizione degli obj.
Avendo ricevuto il materiale a metà agosto ci scambiamo opinioni via WA, siamo tutti al mare o in villeggiatura, ma già al rientro vogliamo avere una idea di massima su come svolgere la missione.
Dopo un paio di briefing, viste le dimensioni del campo e la tipologia di missione optiamo per dividerci in due sezioni da tre uomini, con compiti specifici per coprire al meglio l’AO.
Purtroppo nel giro delle 36h pre-missione abbiamo due defezioni (tra cui chi doveva fare da riserva). Inoltre al sabato mattina Nembo è out non sta bene, e restiamo operativi in 4. Facciamo due buddy team, e stoicamente Nembo si mette a disposizione per infiltrarci con il mezzo e farci da TOC, finchè gli regge il fisico….
Come sempre diamo priorità assoluta a non essere intercettati e cerchiamo di analizzare il tutto con occhi il più possibile reali, cioè in una situazione vera in 4 cosa faremmo?

Dalla nostra analisi e dalle richieste di missione, diamo precedenza alla distruzione del ponte per evitare che il SAM lasci la zona operativa e all’individuazione del radar e missili per ridurre capacità difensiva area della zona, per poter chiamare eventuale CAS o interventi elitrasportati.
Inoltre tramite Goggle Earth abbiamo individuato il trasmettitore, che diventa un obj da fare possibilmente nelle prime 12 ore per dare possibilità al nostro comando di intercettare comunicazioni nemiche. Troviamo un po’ complicata e rischiosa per la nostra incolumità la procedura esposta dal comando per la distruzione del missile Sam, per quanto obj primario decidiamo di acquisirlo a discrezione, cioè solo se individuiamo la zona in cui è nascosto, procedendo tramite C4.

Formiamo i due team Blu e Giallo con Matrix (Nembo) che ci fa da TOC, e ci portiamo nelle relative zone di inserimento/osservazione alle 09.30.
Blu (Taker-Snake) sul lato nord in un poa esterno al AO, in osservazione costante sulle aree Foxtrot, Delta, Bravo, e sul fondo valle.
Giallo (Red-Kilo) si fanno inserire da Matrix nella zona sud-ovest dell’ao per procedere a recon ravvicinata della zona Golf. Matrix si riposiziona sul POA 1 (esterno al AO) e incrocia visuale con BLU, e fa ponte radio con giallo.
Dalle osservazioni, BLU e Matrix individuiamo vari check point, movimenti di mezzi tra bravo e delta e anche in fondo alla valle. Individuiamo alcuni casolari che riteniamo essere obj “attivi” e una sezione di missili antiaerei (zona Delta). In particolare nella zona Foxtrot individuiamo un casolare con recinto pattugliato costantemente con tempistiche precise, per noi è la casa di Ibrahim. Inoltre nel fondo valle ( zona Delta) vediamo movimento vicino ad un casolare che potrebbe (per struttura e conformazione) essere la prigione.
Alle ore 14.34 Blu viene inserita da Matrix nella zona NE del AO e procede per distruzione Alpha con supervisione di Matrix. Obj acquisito alle 14.50 in modalità stealth, poi Blu procede per area Foxtrot, Individuiamo entrambi le coppie di missili antiaerei (uno è nella zona Bravo), mentre Matrix torna al poa iniziale.
Giallo ha nel frattempo individuato nella zona Golf il radar fortemente presidiato e dopo vari avvicinamenti lo acquisisce alle 18.10 in modalità stealth(tra l’altro era presente anche la valigetta).
Ore 18.30 Matrix (Nembo) è cotto e rientra all’agriturismo.(grazie di tutto Bro)
Blu dopo aver fatto osservazione su la zona Foxtrot da ovest per avere conferma che fosse casa di Ibrahim, procede a fare RV con Giallo in zona nord di Trinità, avvenuto intorno alle 20.00.
Analizziamo i dati in nostra mano, e decidiamo di acquisire con calma prima il ripetitore nella zona Hotel che avviene alle 22.35 (nelle tempistiche che ci eravamo prefissati), e poi procediamo all’acquisizione della casa di Ibrahim (Foxtrot) che speravamo ci avrebbe rilevato la pozione del MAZ 543P e altre informazioni.
Il tutto avviene senza intoppi, e alle ore 00.25 procediamo con SSE della casa di Ibrahim.
Dalla mappa fotografata all’interno possiamo verificare che il Missile MAZ si trova circa 500mt sotto la nostra attuale posizione. Decidiamo di dividerci, Giallo va a minare il MAZ con cautela mentre Blu procede alla distruzione dei missili antiaerei (anche se diventati obj di opportunità vista la manomissione del radar).
Blu arrivata in zona Delta e più precisamente in zona prigione ritiene che l’attività in area è troppo intensa e decide di bypassare i missili antiaerei, anche perché alle 04.15 il Maz viene distrutto da Giallo in modalità stealth.
Visto che fino a questo punto è andato tutto bene senza intercetti decidiamo per RV in zona Foxtrot per esfiltro, che avviene regolarmente alle 07.00 nell’area segnalata dal comando.

In conclusione: siamo molto soddisfatti di come abbiamo pianificato e svolto la missione acquisendo l’obj primario e indebolendo le strutture difensive dei “terroristi”, dando possibilità di intervento ad una forza più adeguata di poter completare la missione.(eliminazione totale dei nemici e delle strutture rimaste).

Ancor più soddisfatti siamo per l’organizzazione eccezionale nell’allestimento degli obj (e non solo), nella bellezza e durezza del campo, di una controinterdizione mai doma e sempre presente nei tempi e modi giusti.

Un Grazie a te Giulk, a Nicola e a tutti i club che hanno partecipato e ci hanno fatto vivere l’ennesimo bel “film”.

Spartan 10 (Nembo,Kilo,Taker,Red,Snake)
“Silent out, over”
Nik
Messaggi: 3
Iscritto il: 30/09/2015, 14:00
ASD di appartenenza: Seal Team sac

Re: [MSA] Op. Prometheus Evolution "Titan Fall" - 24h - 19/20 settembre 2015 - Ascoli P.

Messaggio da Nik » 12/10/2015, 22:45

PS dimenticavo Spartan 10 - Seal Team Sac
Avatar utente
aker
Site Admin
Messaggi: 11
Iscritto il: 15/11/2014, 9:45
Località: Badalucco
ASD di appartenenza: 17ma Rangers sat
Contatta:

Re: [MSA] Op. Prometheus Evolution "Titan Fall" - 24h - 19/20 settembre 2015 - Ascoli P.

Messaggio da aker » 13/10/2015, 14:42

Immagine
In fase di pianificazione si era deciso di divedere il team in 3 brik, R1 composto da aker e maverick, R2 da ansia e mappa e R3 da tecniko e bob, suddividendo il campo di gioco in 3 settori operativi così composti: a R1 zulu alpha e zulu bravo a R2 zulu delta e zulu foxtrot e a R3 zulu golf e zulu hotel.
Già in fase di pianificazione avevamo individuato alcuni obj che erano zulu alpha era il ponte, zulu delta la prigione e zulu hotel l’antenna.
Visto che così si era deciso si è partiti dai propri settori all’ora prestabilita.
Brik R1 ci siamo infiltrati nel lato nord dell’area operativa, la vegetazione risultava e’ scarsa e siamo circondati solo da campi, ci muoviamo verso EST per raggiungere quello che avevamo identificato come A1, dove speravamo di avere visuale su ZULU ALFA (ponte), alle 11.15 raggiungiamo A1 ma non abbiamo visuale. In compenso abbiamo un ottima visuale sulla strada bianca di fondo valle, che risulta percorsa frequentemente da mezzi della contro-interdizione: un defender bianco, un defender verde e un ducato bianco. Alle 12.50 siamo su A2 da dove speriamo di avere visuale sul target, negativo!
Vista l’impossibilità ad avere info su ZULU ALFA decidiamo di raggiungere il letto del fiume per fruttare la vegetazione per raggiungere il ponte.
Alle 14.20 notiamo un passaggio nella vegetazione e decidiamo di attraversarlo per provare ad avere una visuale da sud, dell’obj, purtroppo anche in questo caso il ponte risulta essere nascosto torniamo indietro e proseguiamo nel letto del fiume.
Ore 15.55 siamo a 60m dal target, ma lungo la strada maverick individua la pattuglia di contro che si dirige verso il ponte e siamo costretti a ripiegare, ci nascondiamo e attendiamo 20 minuti, Riproviamo l’avvicinamento, ma alle 16.35 abbiamo il primo ingaggio di giornata fortunatamente riusciamo a sganciare e a portarci in zona sicura. Contattato Ansia e gli comunico che desistiamo e proseguiamo verso ZULU BRAVO, l’altra zona sensibile nel nostro settore.
Purtroppo siamo costretti a tornare indietro sui nostri passi lungo il percorso che abbiamo seguito per raggiungere ZULU ALFA, perché la vegetazione e’ veramente scarna. Siamo in ritardo e lontani da ZULU BRAVO.
19.55 Mi squilla il telefono. Ansia mi aggiorna sulla situazione, mi da brutte notizie. Noi siamo ancora più
in ritardo e Bob si è fatto male, ha messo male un piede ed e’ costretto ad esflitare. Dobbiamo raggruppare. Ci accordiamo sul randez-vous e ci salutiamo.
Abbandoniamo la recon su Zulu Bravo e Con Maverick ci dirigiamo verso il letto del fiume, ci sembra il modo migliore per fare tanta strada in poco tempo. Il nostro entusiasmo viene smorzato circa 500mt dopo, da un checkpoint posto a controllo della strada bianca di fondo valle. Siamo costretti ad allontanarci dal percorso prescelto e spostarci più in quota.
La vegetazione è cambiata fitta e impenetrabile, proviamo ad aggirarla e sfruttare gli spazzi che si aprono sui campi lavorati. Riscendiamo verso la carrabile per tentare di velocizzare il percorso, ma il risulta veramente trafficata. Ci congeliamo nell’erba alta ci accorgiamo di essere circondati. Un defender fa avanti e indietro e una pattuglia appiedata controllava attentamente ogni angolo. In lontananza scoppia un ingaggio, la zona è veramente caldissima. Siamo costretti ad allontanarci e riportarci in quota e provare o a scollinare o a riscendere più avanti.
00.45 Scollinare è impossibile, la carrabile “superiore” è percorsa da mezzi che si alternano nella due direzioni, percorriamo circa 500 metri nella vegetazione fitta, andare oltre è impossibile, dobbiamo riportarci a fondo valle nella speranza di essere più fortunati. Priama però dobbiamo rifocillarci e riposare un po.
01.30 In marcia, gli altri ci attendo e noi siamo sempre più in ritardo. Finalmente un varco, riusciamo a fare un po’ di strada. Torniamo al nostro piano iniziale e sfruttiamo il letto del fiume. Dopo 500 mt siamo nuovamente bloccati. Un altro checkpoint. La cosa ci insospettisce: 2 checkpoint 2 pattuglie e un mezzo.
La zona deve nascondere qualcosa di veramente sensibile, ma bobbiamo proseguire per il randez-vous controlleremo dopo.
La vegetazione peggiora e non riusciamo a muoverci, il tempo passa e abbiamo ancora troppa starda da percorrere.
4.00 Le forze cominciano a mancarci, chiamo Ansia e gli do la brutta notizia: sta notte non ci incontreremo.
Facciamo un bivacco improvvisato, dobbiamo riposare, abbiamo fatto tanti chilometri e concluso poco.
E’ l’alba, e’ ora di controllare cosa si nasconde tra i 2 checkpoint, sperando che la zona sia meno affollata.
Decidiamo di sbucare più o meno a metà, facciamo qualche centinaia di metri sulla carrabile e Maverick mi guarda sbigottito, il TEL (in scala 1 a 1) …. Rimango basito anche io! E’ valsa la pena rischiare! … ma le sorprese non sono finite … la pattuglia fa capolino, Maverick si nasconde e io ripiego, sono disarmato, durante la notte a causa di un caduta ho spaccato l’ASG. Mi allontano ma alle mie spalle compare la FIR motorizzata. Non abbiamo scapo! R1 viene catturato!
Sbrighiamo le “pratiche” di rito e veniamo liberati.
Per noi la missione è conclusa ci dirigiamo verso l’esfiltrazione dove attenderemo R2 e R3.
AKER
Bric R2 si è infiltrato alle 10.30 in area operativa, costeggiamo in campo arato e subito ci imbattiamo in zona ottimale per la ricognizione di un obj sensibile su carta denominata MASSERIA DE ANGELIS subito notiamo 4 operatori che pattugliano l’area circostante alle strutture un capannone e due stabili più piccoli la pattuglia di contractors armata con carabine r15 che muovevano sul sentiero da est a ovest ogni 20 minuti ricomparivano davanti al capannone, ore 12.45 vediamo comparire un defender verde acido con 4 operatori a bordo di cui uno con la valigetta metallica e lo vediamo scomparire nello stabile ore 13 risalgono sul mezzo e spariscono in direzione ovest e la pattuglia di ronda torna al suo percorso.
Ore 13.45 vediamo ricomparire nuovamente il defender e rifare la stessa identica cosa, alle 14.00 assistiamo al cambio turno e la pattuglia che segue non è più regolare come la precedente, stiamo ancora 2 ore per cercare di capire cosa nascondeva la struttura ma niente.
Alle 16 decidiamo di muoverci per l’obj successivo ipotizzato da noi come obj prigione.
Alle ore 18.00 mentre costeggiamo l’obj Masseria de Angelis ,noto sullo sfondo una sagoma di un vettore di medie dimensioni, blocco Mappa e mi avvicino alla sagoma e gli confermo di aver trovato i Rapier
Segno sul gps la coordinata e decida di dare un occhio in sicurezza.
Rimaniamo un pò in osservazione ma nessun movimento, comunico a mappa di rimanere in copertura mentre provo ad avvicinarmi al vettore. Mi avvicino cauto e passo affianco al Rapier ma prima di farlo brillare, decido di dare un occhio alla zona, nulla l’area è completamente libera e non c’è nulla che possa interessarci, avviso Mappa che faccio
brillare l’obj e veloci proseguiamo verso la prigione per cercare di sfruttare le ultime luci del giorno per capire come la pattuglia difende l’area.
Arrivati in zona Recon Mappa prende lo spotting scope e nota subito 3 operatori fare avanti e indietro sul viale antistante alla prigione quando all’improvviso vediamo comparire un defender colore tan percorrere il viale che si ferma davanti allo stabile con 3 operatori e uno con il camice bianco a bordo, dalla distanza a cui eravamo non riuscivamo a capire chi poteva essere, e lo vediamo scomparire all’interno della struttura.
Subito dopo scoppia un ingaggio all’ingresso del viale,ormai la visibilità è quasi nulla l’ingaggio dura alcuni minuti e poi vediamo accendersi una luce lampeggiante che indica la presenza di un allarme a difesa della prigione.
La struttura non è illuminata e le pattuglie non sono visibili e non riusciamo a capire bene i loro movimenti così decidiamo di andare al rendez-vous .
Comunico ai 2 bric su quale RV diriggersi e ci muoviamo verso di esso.
Al buio si sà che non è facile orientarsi e muoversi, la nostra rotta sembra facile...basta andar giù, ma subito ci accorgiamo che ci siamo sbagliati.
Pensavo di aver visto tutti i tipi di vegetazione nei miei vent’anni di attività….mi sbagliavo!
Appena dentro alla macchia ci troviamo in una vera giungla cosi fitta che mi viene difficile anche da raccontare ”posso solo dire di aver perso la mia ASG e di essermene accorto solo appena fuori”
Usciti dall’incubo mi sento chiamare ( R2 R2 DA R3 BOB E’ FUORI USO COLPA DI UNA BRUTTO STORTA)
Mi giro e vedo Mappa scuotere la testa in segno di sconforto.
Contatto nuovamente Tecniko e gli chiedo la loro posizione,controllo la carta e vedo che sono a 950m da noi, nel frattempo R3 avevano già contattato Giulk per il recupero di Bob, li ricontatto via radio e gli ordino a Tecniko di rimanere su strada e attendere che lo andassimo a recuperare,guardo Mappa e gli indico la direzione mentre incominciamo la salita contatto R1 e gli chiedo a che punto erano e Sento Aker un po provato dalla difficoltà di trovare un varco per sganciarsi dalla loro area di competenza,l’amarezza si fa sempre più presente ma cerco di nasconderla.
Riusciamo a raggruppare con Tecniko e sono le 01.30 decidiamo di fermaci per fare il punto della situazione e mangiare qualcosa mentre contatto Aker per capire le loro posizioni,ma non riusciremo mai a raggruppare quella notte.
ANSIA
All’ora prestabilita B ric R3 muoveva verso il settore di propria competenza vista la particolare difficoltà ad avanzare a causa della fitta vegetazione so procedeva molto lentamente.
Finita la vegetazione boschiva si aprivano davanti a noi campi completamente aperti costeggiati da strade carrabili. Per evitare di essere visti dalle forze di contro interdizione procedevamo con cautela e lentezza verso w1.
Dopo alcune ore si riusciva a raggiungere tale punto dal quale purtroppo nulla di significativo risultava essere visibile. Di conseguenza si procedeva verso il successivo punto prestabilito, ma vista la presenza di forze ostili e di altri gruppi di interdizione si deviava verso un altura vicina possibile buon punto di osservazione.
Una volta giunti in posizione si notava la presenza di forza ostili supportate da mezzi meccanizzati sulla collina davanti a noi in prossimità dell’obj denominato zulu golf. La zona risultava essere particolarmente calda per le successive 6 ore, durante le quali si è assistito a svariati ingaggi e un continuo movimento sia di forze ostili che di interdizione.
Durante la fase di ricognizione abbiamo individuato un mezzo di colore scuro con a bordo 5 uomini armati vestiti nello stesso modo e un sesto uomo disarmato e vestito diversamente.
Ogni nostro tentativo di procedere risulta vano, la fortissima presenza delle forze ostili che presidiano la cresta davanti a noi rende vano ogni tentativo di aggiramento.
Allo scadere della sesta ora decidiamo comunque di procedere ma il pronto intervento di una fir motorizzata ci fa ripiegare immediatamente una volta tornati al punto di osservazione ci coordiniamo con gl altri brik per raggrupparci.
Arrivata la prima oscurità riusciamo ad attraversare per convergere sul punto prestabilito purtroppo dopo poche centinaia di metri bob si infortuna.
TECNIKO
Conclusioni:
Ogni evento ha una sua Storia e ogni team intraprende un modo per affrontarlo, c’è chi cerca di pianificare tutto, c’è chi la prende così come viene….. ma alla fine quello che conta sempre è la fortuna di trovarti in quel punto in quel determinato momento.
Per noi l’importante è sempre come lo si vive, ogni film lo viviamo con la stessa passione e che vada bene o male riesce sempre a regalarti emozioni uniche e se poi riesci ad analizzarlo nel profondo riconoscerai che ti ha insegnato molto!
le mie impressioni su Prometheus :
Ho sentito molte opinioni a caldo su questo Evento ma l’unico che le racchiude tutte è “ STUPENDO” Questo sinonimo racchiude tutto quello che io adoro di più! ( difficoltà,innovazione,passione,voglia di mettersi in discussione) e per il nostro modesto parere posso dire che op.Titan fall è stato l’evento più bello dell’anno 2015.
ANSIA
Immagine
Gatto tt
Messaggi: 2
Iscritto il: 26/09/2015, 15:34
ASD di appartenenza: Tactical team como

Re: [MSA] Op. Prometheus Evolution "Titan Fall" - 24h - 19/20 settembre 2015 - Ascoli P.

Messaggio da Gatto tt » 17/10/2015, 18:46

Creato con passione ......questo e' il Nostro pensiero.
Ciao Giulio e ciao a tutti gli Indians Ascoli.
Bell'evento in pieno stile Circuito.
Il Torneo ,secondo noi,era per 80% una recon pura e per il 20% un combat.
Bisognava scegliere come interpretarlo e noi abbiamo scelto per la recon.Il Nostro obj primario e' stato,fin dalla pianificazione, l'assoluta invisibiltita' all'interno della AO e poi l'acquisizione degli obj.
Siamo partiti dal presupposto che essere visti/catturati avrebbe posto la parola fine alla nostra missione ed in caso di cattura saremmo comunque esfiltrati.
Sinceri complimenti al vostro impegno nel realizzare l'ambientazione degli obj,veramente belli.
La mattina del sabato ci siamo infiltrati alle 10.00 con doppia formazione ,una composta da 3 elementi team Papa'( Osso Vichyngo Holly) e l'altro da 2 elementi team Mamma ( Gatto Bart).
I primi 3 sono infiltrati da zona Piancarani verso Hotel ,l'avvicinamento e' avvenuto da sud-est e dopo un ora circa abbiamo trovato il nostro punto d'osservazione che ci permetteva di avere una visuale completa della cresta,.
Dopo circa 2 ore di appostamento abbiamo la certezza delle tempistiche operative della pattuglia posta a difesa di Hotel (traliccio),precisa come un metronomo.
Compilata la range card partiamo per acquisire l'obbiettivo ,decidiamo di affrontare l'obj da ovest dal punto estremo del percorso della pattuglia .
Attendiamo il momento giusto e in 3 minuti acquisiamo l'obbiettivo.
Intanto il team Mamma si infiltrava dal cimitero di Castel Nuovo ,si dirige su Golf ed in meno di un'ora si trova nel settore pianificato.......inizia una movimento molto lento ed accurato su tutti i punti di interesse messi giu' in fase di pianificazione da Gatto.
Arrivati a Nord di Golf assistono alla cattura di un team ed e' ora ovvio che siamo vicini ad un punto di interesse ........la zona e' molto calda .
Inizia una fase di recon pura e metri dopo metri Gatto e Bart riescono a mettersi in posizione ottimale per fare foto e compilare la range card.
Il tempo passa e tramite contatto radio tra Papa' e Mamma ,a cadenza di un ora,sentiamo Gatto molto infastidito dal fatto di non riuscire ad avvicinarsi al radar e prendiamo in considerazione la possibilita' di tornare in un altro momento.
Poco dopo arriva la comunicazione che l'obj Radar era stato acquisito.
Visto il tempo perso su radar decidono di aspettare il calare della luce per fare il passaggio da golf a delta ed in poco piu' di 2 ore riescono ad arrivare a circa 100 mt da obj prigione.
Mamma,durante la recon su obj prigione ,appura la presenza di 4 elementi a difesa e ,nel frattempo ,perlustrando la zona da piu ' lati vede cadere molti team sotto il fuoco dei 4 difensori.
Vista la situazione molto delicata i due bric si confrontano sul dafarsi e insieme decidono di ritornare su obj prigione con Spartan 12 al completo.
Da li a poco Gatto ,durante la fase di recon su prigione , avvista delle luci e dei movimenti a nord di Delta .....la zona che aveva prescelto per l'osservazione diurna in fase di pianificazione.
Questo e' stato,parlando a fine gara con Gatto,il motivo che ha condizionato il Team Mamma ..........troppe ore perse per acquisire un solo obj(radar) avevano vanificato il lavoro di mesi e dalla voce di Gatto si percepiva la sua rabbia.
..............alle 3.00 arriva la comunicazione di Gatto che decide di esfiltrare in anticipo........Papa' invece decide di continuare ,ormai senza conforte ,fino alla fine.
Conoscendo Gatto sappiamo che tale decisione gli sara' costata tanta fatica ,ma se ha deciso questo ,di sicuro avra' avuto le sue ragioni.


Strada facendo e' risultato chiaro che tutte le strisce di bosco in cui pensavamo di trovare copertura ,in realta',erano fossi non sempre prcorribili che ci hanno costretti a modificare le nostre tempistiche pianificate nei giorni precedenti.
Complimenti alle forze F.I.R. ,attivissime ed imponenti in alcune zone ,che non ci hanno fatto guadagnare tempo .
Concludendo,senza raccontare tutta la missione ,il torneo a nostra valutazione e' riuscito molto bene ,sugli obj forse
andava lasciata qualche finestra in piu' per le recon notturne ma se il campo di battaglia e' uguale per tutti i team non ci sono problemi.
L'evento ha sicuramente,secondo Noi, rispettato tutte le basi fondamentali che gli eventi del Circuito devono avere.


Bravi ....Bravi e a presto ............in qualche luogo ...........in qualche data.
Vichingo
Tactical Team
Spartan 12 ...........chiude.
Avatar utente
Bull compagnia easy
Messaggi: 19
Iscritto il: 24/02/2015, 0:14
ASD di appartenenza: Compagnia Easy

Re: [MSA] Op. Prometheus Evolution "Titan Fall" - 24h - 19/20 settembre 2015 - Ascoli P.

Messaggio da Bull compagnia easy » 20/10/2015, 11:55

Debreafing Spartan 04 compagnia Easy
Eccoci qui a tirare le somme della promtheus 2 "titan Fall" dopo qualche mese di attesa e qualche difficoltà postale riceviamo l'agognato book per cominciare a

lavore sù,facciamo partire la pianificazione in via telematica visto il periodo vacanziero quindi ci diamo giù con whats'up fino alla prima riunione effetiva dove ci

siamo ripromessi di arrivare il più preparati possibile visti i tempi stretti in maniera tale da concentrarci sù i dettagli primari come la storia di copertura e

l'analisi virtuale delle zone da ricognire e le varie scelte tattiche.


In questa fase decidiamo di dividere il team in 3 brick, in maniera tale da coprire la maggior parte possibile di terreno e nel minor tempo possibile così da avere

più tempo per organizzare le direct action sugli obj . Ognuno dei tre brick si occuperà di 2 delle zone calde individuate sulla carta. Chi dovesse incontrare

l’obiettivo dove sarà necessaria la potenza di fuoco, si fermerà e aspetterà gli altri team per attaccare. I brick infiltreranno 1 a nord (easy 1), presso coord. ……….

E gli altri due a sud est presso coord………………… (easy 2 e 3). Easy 1 scarica gli altri 2 team presso le coordinate concordate. Ci salutiamo: ci rincontreremo solo dopo

24 ore, all’esfiltrazione.
Easy 2 e 3 cominciano ad addentrarsi in AO. L’obiettivo è quello di arrivare nei pressi di Zulu hotel. A quel punto appurato che Zulo Hotel è il ripetitore i due

team si dividono. Easy 3 (Bull/JAG) Si attesta in un primo momento in osservazione a ridosso di quello che sembra essere un bacino idrico artificiale che trova a nord

dell obbietivo e da lì compiliamo la rangecard e prendiamo il tempo delle sentinelle e osserviamo il loro percorso in modo di capire come avvicinarsi all'antenna e

operare sul quadro elettrico sotto di essa. Abbiamo poca scelta sul momento visto che la pattuglia non fà sempre lo stesso giro a volòte và verso est e a volte và

verso ovest quindi decidiamo di aspettare e procedere per step il primo è appena la guardia si allontana di arrivare a ridosso di un boschetto che scende dall'obj fino

ad un prato di fronte al nostro POA, andata!Secondo, posizionarci a gli angoli est e ovest del piccolo bosco per vedere da dove la contro si allontana e poco dopo Jag

li vede allontanarsi verso ovest, quindi non ci resta che correre verso il quadro elettrico passando da est e affrontare il terzo step l'inserimento di una cimice nel

loro sistema di comunicazione, Mentre io (Bull) mi metto in copertura a ridosso della strada Jag attacca il quadro elettrico (con una foga tale da procurarsi un

discreto taglio alla mano)passati i 5 minuti più lunghi della nostra vita riusciamo nel nostro intento.Rimane solo una cosa da fare darsela a gambe il piu velocemente

possibile lanciandoci in una corsa kamikaze ,ritorniamo al bacino per recuperare gli zaini e ci tuffiamo nella vegetazione dal lato opposto del ripetitore,dopo

qualche minuto per riprendere fiato cominciamo a muovere verso ZULO GOLF e per stare il più lontano possibile dalle zone "Calde" battute dalla contro:

Strade,mulattiere e centri abitati e ci rendiamo subito conto che non sarà cosa facile e che ci porterà via parecchio tempo delle poche ore di luce restanti.così

partiamo in direzione nord ovest puntato ad un passagio tra trinità e morge alto ,cosa non troppo difficile ma la strada è ancora lunga decidiamo di alzarci di quota

fino a fichieri in maniera tale da arrivare a Golf dall'alto,fino a metà strada tutto bene, poi un fuori strada della contro ci regala una bella scarica di adrenalina

e un centinaio di metri al cardiopalma,ma ce la caviamo bene infilandoci nella vegetazione poco dopo possiamo ripartire in direzione dell'obbietivo a cui arriviamo

costeggiando una strada che ci porterà a quello che scopriremo quasi essere il radar e trovandoci praticamente a pochi metri,non ci rimane scelta che effetuare le

operazioni del caso senza nessuna osservazione preventiva è sempre il vecchio Jag ad occuparsi delle operazioni tecniche entrando dal cancello principale,a me tocca la

sicurezza ,mi posizionoi nella vegetazioen vicina al radar e prego per il meglio,ancor prima che me ne renda conto il mio coppio ha già portato a termine la sua

operazione,manca solo la rangecard ci arrampichiamo a nord dell'obbietivo e una volta messi al sicuro (in realtà tra noi e i numerosi passaggi di un furgone dotato di

mitragliatrice pesante ci separa soltanto un grosso cespuglio)compiliamo la scheda e mangiamo qualcosa di caldo.Una volta rifocillati cerchiamo un contatto con le

altre unità dopo qualche tentativo riusciamo a contattare easy 2 e ci organizziamo per il ricongiungimento dei nostri brick in una zona a metà tra Golf e Delta .Ad

occhio e croce valutiamo che per noi E3 la strada non è molta ma si tratta di campi di maggese che con l'arrivo della notte assomigliano a croste lunari senza il

minimo nascondiglio e le strade che li tagliano sono fortemente battute,la cosa migliore e costeggiare i campi a passo svelto e pregare per il meglio.Naturalmente

niente và come deve andare e propio quando ci trovavamo a metà del nostro percorso,vediamo arrivare quella che in un primo tempo sembra una pattuglia

motorizzata,l'unica cosa che potrebbe nasconderci nel raggio di molti metri è un solco profondo pochissimi centimetri con qualche ciuffo d'erba e noi per niente

piccoli di statura cerchiamo goffamente di spalmarci al suo interno e incrociare le dita,secondi interminabili ma alla fine ce la facciamo sono passati!Però ce sempre

un però,una volta passati capisco dalle informazioni ricevute dagli altri che non è una semplice pattuglia ma bensì la valigetta con la sua scorta consapevoli che in

due avremmo fatto ben poco ci dirigiamo verso il rendez vous con easy 2.

Nel frattempo Easy 2 (Libero/Puffo) si stacca prima per sfruttare i canaloni per arrivare su ZF e poi ZD. L’idea di sfruttare il torrente secco si rivela da subito

impraticabile: la vegetazione è molto fitta e non permette di avanzare. Decidiamo pertanto di costeggiare le zone più impraticabili: la parola d’ordine è: non farsi

prendere, a qualunque costo.
Risaliamo un pendio e ci troviamo alle pendici di un centro abitato. Ci defiliamo nella macchia, risaliamo un’altra collina. Ci fermiamo in un campo coltivato, ai

margini della vegetazione del canalone che si trova tra ZH e ZF. Da questa posizione è possibile vedere le pattuglie che compiono il pattugliamento di ZH. A questo

punto decidiamo di dividerci. Easy 3 decide, sebbene sia la via più difficile, di attraversare la vegetazione ed il canalone: questo ci consentirà di effettuare, non

visti, l’avvicinamento a ZF. Subito ci rendiamo conto che il viaggio non sarà facile. Alla fine attraverseremo il fosso di Paterno in 3 ore (circa 600 metri lineari),

con graffi e morsi di animali a testimoniare la difficoltà del percorso. Usciti dal fosso attraversiamo diversi campi coltivati, fino ad arrivare ai margini di

Galliano: subito vediamo passaggi di contro motorizzata. Aspettando il momento propizio attraversiamo una strada e ci buttiamo in una zona boscosa, che scopriamo

essere il fianco di un altro canalone. Alla sommità dell’altro lato del canalone scorgiamo un’abitazione con una pattuglia che entra ed esce. Cominciamo

l’osservazione. Dalle informazioni giunte dagli altri team deduciamo che si tratti del Covo. Capiamo che la strada che abbiamo attraversato ci passi davanti. Decidiamo

perciò di aspettare il buio per muoverci, intanto prendiamo nota e compiliamo la range card. Fatto buoi ci muoviamo ai bordi della strada, finché non troviamo una

pattuglia fissa. Torniamo nel bosco e aggiriamo questo posto di blocco. Visto che il covo avrebbe solo fornito informazioni sugli alti obj, e che, a questa ora, gli

altri team avevano già fatto i loro, decidiamo di andare a ZD. Ormai era buio, decidiamo di fare la strada asfaltata, sicuramente più lunga ma più sicura. Dopo essere

passati per Trinità, Ci ricongiungiamo con Easy 3 in una zona boscosa sotto ZD. Decidiamo di riposare per qualche ora prima di ripartire.



Easy 2/3:Prima dell’alba ci alziamo e ci rendiamo conto di aver sottovalutato la distanza con ZD. Intanto è giorno, e individuiamo 3 contruzioni che potrbbero essere

il campo di prigionia. La prima si dimostr essere vuota. La seconda si trova molto in alto, impossibile da raggiungere, visto che l’esfiltrazone era da li a poche ore.

Guardando con il binocolo vediamo su questa costruzione una rampa missilistica. Prendiamo nota e proseguiamo. La terza casa si rivela essere il campo di prigionia:

dopo uno scontro veloce prendiamo la card dalla tasca del prigioniero. Intanto il tempo passa e manca molto poco all’esfiltrazione. Decidiamo di percorrere la strada,

evitando il più possibile le pattuglie. Purtroppo, nei pressi dello scud (Bellissimo!) ci scontriamo con una pattuglia fissa. Terminato lo scontro proseguiamo,

passando prima in direzione di Molviano, ma senza arrivarci, poi passiamo subito fuori Gagliano fino all’esfiltrazione dove, pochi metri prima, ci ricongiungeremo con

Easy 1.





Easy 1 (the body/easy T): Siamo infiltrati nel settore nord est dell’ area operativa lungo il ruscello che corre a valle coperti dalla vegetazione. Raggiungiamo il

primo ponte e proseguiamo diretti verso l’area operativa dove secondo la pianificazione cartografica e satellitare ci aspettavamo di trovare l’obiettivo “PONTE”…e così

è stato. Acquisiamo dapprima l’obiettivo da lontano e notiamo una certa attività su di esso. Sono due pattuglie diverse che si incrociano proprio sul ponte. Aspettiamo

circa un’ora per calcolare i tempi che ogniuna delle due pattuglie impiegano per andare e tornare. Una volta sicuri delle tempistiche partiamo ben decisi a far saltare

in aria quel benedetto ponte. Trovato il sito, lasciamo il “regalino” e proseguiamo la missione. Il prossimo obiettivo è la seconda area del nostro settore….dalla

pianificazione cartografica e satellitare rileviamo ben 4 edifici da perlustrare. Discendiamo ancora il torrente e nel nostro waypoint “passaggio area2” risaliamo

lungo una lingua di vegetazione che corre parallela a questi edifici. Li iniziamo a perlustrare stando ben attenti a non farci individuare perchè la strada passa

proprio in corrispondenza degli edifici. Controlliamo il primo…nulla…il secondo…clear…pulito…proseguiamo verso il terzo e “tac”…eccoti la controinterdizione in

lontananza che viene proprio verso di noi. Faccio appena in tempo a chiamare via radio Easy trigger che mi succedeva pochi metri più indietro che riusciamo ad

infilarci nella vegetazione giusto in tempo per non essere individuati…wow…questioni di attimi e ci saremmo trovati in mezzo ad un bello scontro a fuoco. Passano circa

20 min. e le sentinelle sono ancora li…io sono bloccato sotto una gola e easy trigger e al di sopra della collina che fa da vedetta per capire quando riuscire a

muoverci…ad un certo punto una sentinella gira l’angolo e mi si piazza con fare circospetto proprio a 20 mt di distanza da me...divento un tutt’uno con gli arbusti ma

la vedetta guarda proprio nella mia direzione…traffica con il fucile e tra me e me dico: <eccoci ci siamo mi ha visto…chiamo sussurrando “easy trigger, preparati a

sparare, secondo me mi hanno visto porca t….> tempo che lentamente porto il fucile in puntamento di tiro la sentinella si gira e comincia a discendere la collina con

gli altri due aguzzini. Easy t. mi dà la luce verde per poter uscire dalla gola…la contro ormai era lontana….appena risaliamo la collina di pochi metri ci si staglia

bello come il sole, la batteria missilistica…OTTIMO… Easy t. corre a minare la batteria ed io mi piazzo a copertura…velocemente miniamo il tutto…facciamo le dovute

foto e avvertiamo Spartan Leader del successo. il nostro viaggio continua fino a che Bull, il nostro caposquadra, ci ordina di trovare il camion lanciamissili che

secondo il dati forniti dall’ intelligence si trova proprio sopra le nostre teste. Detto fatto…raggiungiamo la sommità della collina spronati dai successi raggiunti

secondo i piani che ci eravamo prefissati…arrivati su’…il nulla… ed ore in perlustrazione. Ma nulla.. lo sconforto aleggiava nel mio cuore ormai ma Easy T. mi spronava

a tenere duro e continuare con il resto della missione.
Lasciamo perdere il camion lanciarazzi con non poco sconforto e ci dirigiamo verso l’edificio che lambiva l’area operativa 2 pensando forse che fosse un’ ottima zona

per un’ eventuale campo di prigionia. Sempre in modalità stealth passiamo per campi dati alle fiamme dagli agricoltori…sembrava di essere a Saygon. Raggiungiamo e

perlustriamo quest’ultimo edificio e lo troviamo vuoto…una cascina abbandonata.
Essendo un ottimo punto di osservazione ci fermiamo a perlustrare l’area sottostante con il binocolo. Notiamo un’intensa attività nella valle sotto di noi…ormai è

notte non distinguiamo più il territorio davanti a noi ma vediamo solo le luci di navigazione di qualche altra Spartan che si trova la’ sotto… sparatorie a non

finire…deve essere un bel formicaio…decidiamo di accamparci per qualche ora fino all’ arrivo delle prime luci dell’alba.
Veniamo svegliati da un bel temporale…ma le rovine dell’edificio ci proteggono a dovere. pochi minuti dopo ci attrezziamo per continuare la missione…ci affacciamo e

che vediamo?.. il nostro beneamato demone… il camion lanciamissili. PERFETTO ci muoviamo per acquisirlo…è il nostro ultimo obiettivo prima di raggiungere gli altri ed

esfiltrare. Discendiamo lungo il maggese e devo dire che è stata una vera tortura per le articolazioni. Passiamo dietro il lanciamissili…una serie di alberi dovrebbe

coprirci. Ci diciamo di stare ben attenti vita l’intensa attività della sera prima, il sito dovrebbe essere ben pattugliato. Lo raggiungiamo nella massima cautela… per

non smentire le nostre aspettative una pattuglia presiede giusto appunto il sito…aspettiamo una ventina di minuti e una volta allontanata la contro Easy T raggiunge il

lanciamissili...il tutto molto coinvolgente…molto dettagliato. Ennesimo obiettivo raggiunto… raggiungiamo un punto sicuro e ci riposiamo…siamo stremati ormai...le

ricerche del lanciamissili nel sito erroneamente segnalato dall’ intelligence ci ha stremati. E’ tempo ormai di ricongiungerci con gli altri…. Effettuiamo la chiamata

e stabiliamo un punto di rendez vous molto vicino all’esfiltrazione. Con le ultime energie che ci rimangono raggiungiamo più velocemente possibile il rendez vous.

Siamo ormai tutti insieme… e tutti con ottime notizie…abbiamo fatto tutto. Stanchi ma soddisfatti per la bella missione e gara esfiltriamo… il resto è “solo” cibo…

bevande e grandi amici da tutt’ Italia.
Rispondi